Campane e concerti storici - Regione Veneto
AREA II - ARCHIVIO STORICO (ARS)
Cap. ARS-H20 - Rassegna bronzi storici - Pag. ARS-H20.06
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2011 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina
(VR) - Verona: Campane di San Lorenzo - di Nicola Patria
La splendida chiesa del X° sec, con le due torri rotonde che
chiudono la facciata, il cortile, il colonnato ed i matronei, ben incarna il
bianco splendore dell'ispirazione carolingia. E' dedicata a san Lorenzo, diacono
nato in Iberia che subì il martirio e la morte durante le persecuzioni del 258
d.C. Il suo motto più celebre fu: "Mea nox obscurum non habet, sed omnia in luce
clarescunt".
Convertì il suo carceriere, il beato Ippolito, i cui resti sono
conservati in questo edificio. Probabile è l'erezione di una precedente chiesa
databile ai primi del IV° secolo, sorta su di un antico tempio pagano.
Il campanile in ciottoli e cotto è in stile romanico e fu
completato nel 1477, venne danneggiato nella seconda guerra mondiale e fu
restaurato nel 1952. Sopra le quattro monofore troneggia una guglia conica.
Probabilmente la chiesa era dotata di un tiburio centrale.
Sulle campane che vi erano precedentemente al 1830 nulla
sappiamo, anche se la campana “Do4” ci rivela, nella sua inscrizione, di essere
la rifusione di una precedente.
Il Maestro campanaro Luigi Gardoni da Santa Maria
in Organo (1793-?) ci dice che il primo luglio 1830, nella leggendaria fonderia
di proprietà della dinastia
Pietro Partilora ed allievo
Antonio Selegari (attiva in contrada Cigno a Verona dal 1776 al 1850,
secondo quanto confermatoci dall’attuale discendente Mario Partilora), vennero
fuse le attuali tre campane maggiori più la piccola ed il campanello, creando
una tipologia di concerto gergalmente detto “quarto bolognese” e costituito da
tonica, sopratonica, mediante e dominante. “1 Lujo fato 3 campane e 1 campanel
par San Lorenxo da Ntonio Selegari arlevo del fù Partilora.”
Quando la chiesa di san Lorenzo fu chiusa, il campanello (vd.
Voce in seguito) venne prestato alla torre campanaria ottagonale di Santo
Stefano, ritornando nella sua sede il 5 novembre 1839.
“5 9bre 1839 inondaxion del’acqua in Verona simile a quela del
1825 e innondasxion anca a Mantoa ai 9 del meze zcorso par la riverta ciesa de
san Lorenxo quela campana che era in sul campanil de essa era stà dà a San
Stefano co' n pato che alla dessa riverta sia ritornà in sul so medesmo campanil,
come ze vede 1839.”
Il 14 marzo 1837 il giovane Partilora (figlio del maestro Pietro)
aggiunse la sottodominante, completando così il pentacordo della scala musicale
diatonica maggiore, ne riuscì un bellissimo concerto a cinque voci in tonalità
Si bemolle III / B°/ Bb. "14 fù fata ai 14 deto la secondina campana a san
Lorenxo ed è compi el conzerto 'n tono de bemi" (secondo le frequenze di
riferimento in quegli anni e scritto nella notazione medievale della mano
guidoniana, ndr).
Nel 1898 la campana minore del concerto si ruppe e
dovette essere rifusa dalla prestigiosa fonderia
Cavadini di Verona, la quale ha fuso campane per la quasi totalità della
diocesi di Verona e per molte località del territorio italiane tra il 1792 ed il
1974.
Questa campana presenta ornati di straordinaria bellezza essendo
stata preparata per essere esposta alla fiera internazionale.
I campanari cominciarono ad operare qui già nel 1830 secondo la
tecnica del campanò (carillon) ed anche dei concerti a sistema veronese (l’unico
sistema al mondo in grado di realizzare vera e propria musica con campane
giranti).
La torre di San Lorenzo era molto prestigiosa e dopo i primi
restauri di fine XIX sec. divenne contesa tra le squadre di concertisti di
campanari di San Fermo Maggiore e San Giorgio in Braida. Fu poi oggetto di
ambizioni sia da parte della compagnia della Cattedrale che da quella di Santa
Anastasia che, alla fine, la “vinse”. L'ultima suonata di campane documentata
presso questa torre si è tenuta nell’estate del 1963.
Nel 1952, dopo il restauro alla torre, le campane dovettero
attendere poiché la sovrintendenza ai beni culturali impose delle riduzioni
all’intelaiatura, in modo che potesse contenersi completamente all’interno della
cella campanaria, che misura 2,83 x 3,05 mt.
Essendo la stessa cella in cotto, favorisce molto l’effetto
“cassa armonica” rendendo più armonioso il suono delle campane, un poco
penalizzate, però, dalla pavimentazione in cemento armato.
Dal punto di vista fonico il concerto è un capolavoro e,
paragonato a quello dei Santi Apostoli, ci mostra la storia di questa dinastia
di fonditori. Se nella parrocchiale veniamo colti da un coro dalla voce calda e
pastosa, in San Lorenzo ci troviamo ad ascoltare dei piccoli “violini”, dalla
voce chiara e brillante. La struttura armonica che compone il suono di ogni
campana (valutata secondo la composizione: nominale, prima, ottava inferiore,
quinta, terza minore) è corretta, ed i toni apprezzabili, persistenti ed
espressivi.
Dal punto di vista artistico decorativo ci
troviamo davanti ad un’opera di eccezionale bellezza. Si notano i fasti barocchi
della scuola del grande
Giuseppe Ruffini (1721-1801), maestro di molti fonditori di campane tra i
quali i
Partilora-Selegari,
Cavadini,
Chiappani ecc., ma anche una razionalizzazione che è sintomatica degli
standard più “spartani” che saranno di moda nella seconda metà del XIX sec.
Le trecce delle campane presentano delle facce di esseri legati
alla mitologia antica, alla loro base vi sono delle foglie. La calotta è “a
scalini” e particolarmente larga rispetto alle forme delle campane manieristiche
franco-elvetiche. Ciò influisce dando maggior calore all’armonico di prima,
molto importante nella complessa rete di accordi che producono il suono di una
campana. Vi è una fascia con motivi vegetali dalla quale pendono festoni
bucolici. Abbassandoci troviamo le raffigurazioni sacre, nitide e ben lavorate,
racchiuse in cornici barocche i cui stampi furono ereditati dal Ruffini.
In questa zona del vaso bronzeo si producono due componenti
tonali della nota della campana: la terza minore e l’ottava inferiore (la cui
correttezza definisce la tipologia di ogni campana) entrambe corrette,
apprezzabili, espressive e persistenti.
Scendendo troviamo una fascia con le inscrizioni
in latino. Sul bordo del bronzo vi sono delle foglie che pendono da un cerchio
di perline che adorna la campana nella sua circonferenza. Esse sono poco in
rilievo, poiché i fonditori tendono a lasciare piuttosto spoglia questa zona
della campana al fine di ottenere una vibrazione più lineare. Sotto allo spigolo
dello Schlagring vi è un’altra fascia con inscrizioni e tre righe. Qui e lì sul
corpo del vaso si può notare la presenza di rappresentazioni di piccoli animali
a significato simbolico: la farfalla, fine della mutazione del bruco, ricorda
come l’essere umano raggiunge la santità con la conversione; la lucertola,
piccolo rettile che cerca il calore del sole imita il cristiano che cerca la
luce della verità ecc. Tutte le campane montano dei ceppi modello “Colbachini
Bassano”.
In seguito a sopralluogo eseguito nel 2010 assieme agli esperti
Luca Chiavegato e Maurizio Guadagnini siamo stati in grado di rilevare i
particolari di ogni bronzo.
Pos. Musicale: TONICA
Diametro 764 mm
Peso stimato 270 kg
Nota SI bemolle 3
Anno di fusione 1830.
Fonditore
Antonio Selegari
Ragione sociale "ANTONIO SELEGARI FECE", lungo il dorso della
campana a metà circa dell’altezza.
Inscrizioni "A FVLGVRE ET TEMPESTATE LIBERA NOS DME, FLAGELLO
TERREMOTVS LIBERA NOS DME",nella parte mediana de vaso bronzeo, "CLERVS P.Q.S.
LAVRENT A.D. MDCCCXXX - IN HVJ ECCL.AE PAVPERVN SVBSIDIVM OLIM EROGAND AERE NOVO
CVDI CVRARVNT", posizionata sul bordo inferiore della campana.
Decorazioni sei eleganti trecce (maniglie) sostengono la campana,
sei immagini scandiscono l’ordine centrale del corpo della campana (SAN LORENZO,
CROCEFISSO, REDENTORE, SAN ZENO VESCOVO, LA PIETA’, SAN MICHELE ARCANGELO) è
presente inoltre anche una lucertola che il fonditore pone sulle opere
principali, tre ordini di cornici floreali scandiscono il corpo del bronzo.
Pos. Musicale: SOPRATONICA
Diametro 679 mm
Peso stimato 180 kg
Nota DO naturale 4
Anno di fusione 1830.
Fonditore
Antonio Selegari
Ragione sociale "ANTONIO SELEGARI FECE", lungo il dorso della
campana a metà circa dell’altezza.
Inscrizioni "SANTVS DEVS – SANTVS FORTIS – SANTVS IMMORTALIS
MISERERE NOBIS", sotto il primo ordine di cornice sul cielo, "AB INSIDIIS
DIABOLI LIBERA NOS DME",nella parte mediana de vaso bronzeo, "EX AERE TVRRIS
HAEC VNA REFICI POTVIT A.D. MDCCCXXX", posizionata sul bordo inferiore della
campana.
Decorazioni sei eleganti trecce (maniglie) sostengono la campana,
sei immagini scandiscono l’ordine centrale del corpo della campana (SAN MARTINO,
SANTO DIACONO CON FRECCIA ANCORA E PALMA, LA PIETA’, SANTI PIETRO E PAOLO,
ARCANGELO RAFFAELE CON TOBIOLO, CROCIFISSO), tre ordini cornici floreali
scandiscono il corpo del bronzo.
Note: rifusione di una campana precedente.
Pos. Musicale: MODALE
Diametro 600 mm
Peso stimato 125 kg
Nota REnaturale 4
Anno di fusione 1830.
Fonditore
Antonio Selegari
Ragione sociale "ANTONIO SELEGARI FECE", lungo il dorso della
campana a metà circa dell’altezza.
Inscrizioni "SS MM RIBERTVS ET VICTORIA QVOR. CORP. IN HAC
ECCLESIA – AB IRA ET OMNI MALA VOLVNTATE LIBERA NOS DME",nella parte mediana de
vaso bronzeo, "CLERVS P.Q.S. LAVRENT A.D. MDCCCXXX - IN HVJ ECCL.AE PAVPERVN
SVBSIDIVM OLIM EROGAND AERE NOVO CVDI CVRARVNT", posizionata sul bordo inferiore
della campana.
Decorazioni sei eleganti trecce (maniglie) sostengono la campana,
sei immagini scandiscono l’ordine centrale del corpo della campana (SANTI
ROBERTO E VITTORIA, SANTI FERMO E RUSTICO, LA PIETA’, SAN GIROLAMO, SANTO
DIACONO CON FRECCIA ANCORA E PALMA), tre ordini cornici floreali scandiscono il
corpo del bronzo.
Pos. Musicale: SOTTODOMINANTE
Diametro 577 mm
Peso stimato 110 kg
Nota MI bemolle4
Anno di fusione 1837.
Fonditore
Antonio Partilora
Ragione sociale "PARTILORA FVNDITOR A.D. MDCCCXXXVII", lungo il
dorso della campana a metà circa dell’altezza.
Inscrizioni "SS VIRGINI SINE LABE COMCEPTEA HOC AEVO ORBEM
MIRACVLIS IMPLENTI AECCLIESIA S. LAVRENTI DIC",nella parte mediana de vaso
bronzeo.
Decorazioni sei eleganti trecce (maniglie) sostengono la campana,
sei immagini scandiscono l’ordine centrale del corpo della campana (SANTE ANNA E
MARIA BAMBINA, SAN LUIGI GONZAGA, SAN FRANCESCO RICEVE LE STIMMATE ALLA VERNA,
SAN GIUSEPPE ARTIGIANO, SANTO VESCOVO CON CHIESA IN MANO E UNA PALETTA SUL
PIEDISTALLO, … ), piccoli ovali intercalano le grandi immagini sul corpo della
campana, tre ordini cornici floreali scandiscono il corpo del bronzo.
Note: aggiunta dal Antonio Partilora, figlio del fonditore
defunto Pietro. Presenta un lieve calo di tono.
Pos. Musicale: DOMINANTE
Diametro 513 mm
Peso stimato 80 kg
Nota FA naturale 4
Anno di fusione 1898.
Fonditore
Achille e Ettore Cavadini
Ragione sociale "ANTICA E PREMIATA FONDERIA VESCOVILE LUIGI
CAVADINI E FIGLIO IN VERONA", in una targhetta sul dorso della campana a metà
circa dell’altezza.
Inscrizioni "REFUSA ANNO 1898", sul dorso della campana a metà
del vaso bronzeo.
Decorazioni sei eleganti trecce (maniglie) sostengono la campana,
quattro immagini scandiscono l’ordine centrale del corpo della campana (SAN
LORENZO, SANTO PAPA, REDENTORE, SANTO APOSTOLO CON LIBRO), tre ordini cornici
floreali scandiscono il corpo del bronzo.
Note: rifusa perché crepata, essendo ordinata per l'esposizione
internazionale del 1898 presenta ornati di eccezionale fattura. Cala leggermente
di tono, essendo impostata sulla quarta.
Pos. Musicale: MODALE MINORE OTTAVA ALTA
Diametro 302 mm
Peso stimato 15 kg
Nota RE bemolle 5
Anno di fusione 1830.
Fonditore
Antonio Selegari
Ragione sociale, A. S. F., sul dorso della campana a metà circa
dell’altezza.
Inscrizioni "A PESTE FAME ET BELLO LIBERA NOS DME – CLERO P. Q.
S. L. AD MDCCCXXX IN HVJ ECCLAE P. PAVER SVBSIDIVM OLIM EROGAND CVDI CVR" ,
sulla bocca della campana.
Decorazioni tre anelli disposti a triangolo (trifoglio)
sostengono la campana, quattro immagini scandiscono l’ordine centrale del corpo
della campana (MADONNA DEI SETTE DOLORI O DELLE SETTE SPADE, CROCIFISSO, SAN
FRANCESCO D’ASSISI, SANTO DIACONO CON FRECCIA ANCORA E PALMA), due piccoli
ordini cornici floreali scandiscono gli estremi del corpo della campana.
Note monta ceppo ligneo per suono a mezzo slancio con stanga.
Campana maggiore
Diametro 260 mm
Fonditore
Cavadini Verona
Anno di fusione seconda metà secolo XIX
Decorazioni SAN GIUSEPPE, IMMACOLATA, MARTIRE
Modello stampo N° 10
Note monta ceppo ligneo per suono a mezzo slancio con stanga
Campana minore
Diametro 212 mm
Fonditore
Cavadini Verona
Anno di fusione seconda metà secolo XIX
Modello stampo N° VIII
Note monta ceppo ligneo per suono a mezzo slancio con stanga
Alcuni dei brani che seguono (le cui date di composizione sono
indicative) sono stati trovati incisi sui muri di alcuni campanili. Tali
suonate, perlopiù inedite, rappresentano una fra i rari documenti
dell'etnomusicologia dell'antica Verona.
2 2 3 4 3 2 3 4 4 5 2 3 4 3
2 4 5
1 3 1 5 4 3 1 2 4 5 1 3 1 5
4 3 1 2 3 4 1 2 1 4 3 1 2 3
4 1 2 1 4 3 2 4 5 1 3 1 5 4
3 1 4/2 1 5/3 1 3 1 5 4 3 1 2 3
4/2 1 2 1 4 3 1 2 3 4/2 1 2 1 5
3 1 2 4 5/3
1 2 3 5 4 2 3 5 1 2 3 5 4 3
5 4 2 1 3 5 4 3 5 4 2 1 3 5
4 3 5 2 4 3 5 1 3 5 1 3 4 3
1 5 3 1 4 2 3 1 4 1 5/3
3 2 3 5 3 2 3 1 1 2 3 1 4/2 2
3/1 4/2 5/3 1 2 3 1 4/2 2 3 4 2 5/3 1
2 3 1 4/2 2 3/1 4/2 5/3
3 4 5 3 1 2 4 3 5 5 3 4 3 2
1 1 3 4 5 2 3 4 5/3 3 4 5 2 3
4 3 1 2 3 4 1 3 4 5 1 4/2 5 1
2 4 5/3
5 3 4 3 2 4 4 5 4 3 2 3 4 5
5 3 4 3 2 4 4 5 2 3 4 5 P 3
1 3 1 5 3 3 5 3 2 3 4 4 5 4
3 2 1 1 2 3 4 3 5
5 4 3 5 1 2 4 4 3 2 4 1 2 3
3 1 2 1 3 2 4 4 2 1 3 2 4 5
1 2 3/1 1 3 4/2 2 4 5/3 5 3 4 P 2
4 5/3
1 3 5 4 3 2 4 4 3 5 5 3 1 3
2 3 4 4 3 2 2 1 3 2 1 2 3 3
2 1 1 3 1 3 2 3 4 4 3 5 5 3
1 3 2 3 4/2 2 3 4/2 2 1 2 4 3 4
5/3 5/3 4/2 3/1 3 5 4 2 3/1 4/2 5/3 3/1 4/2 5/3
5/3 4/2 3/1 5 3/1 4/2 5/3 3/1 4/2 5/3
1 2 3 1 2 3 4 2 3 4 5 3 4 5
2 3/1 4/2 5/3 5/3 4/2 4/2 5/3 5 3 1 2 4 1
3 5 3 1 2 4 1 3 4 5 1 3 4 1
3 4 1 5 4 3 1 4 3 1 3 4 1 5
2 3 4/1 5/2
1 5 5 3 5 5 3 4 4 3 4 5 1 5
5 3 5 5 3 4 4 3 4 5 5 2 2 3
3 4 4 1 5 2 2 3 3 4 4 3 4 5
1 5 3/1 5 3/1 4 3/1 5 5 2 2 3/1 3/1 4/2
4/2 1 5/3 2 2 3/1 3/1 4/2 4/2 3/1 4/2 5/3 Tutte
1 2 1 3 2 4 3 5 2 4 3 5 4 3
5 1 2 1 3 2 4 3 5 2 4 3 5 4
3 5 1 2 3 1 2 3 3 2 3 4 2 3
4 4 3 4 5 3 4 5
1 2 1 3 2 4 3 5 1 2 1 3 2 4
3 5 4 5 3 4 2 3 1 2 4 3 5 3
4 2 3 1 2 4 5/3
1 2 1 3 1 2 4 1 3 4 1 2 1 3
1 2 4 1 3 5 2 4 1 3 5 2 4 1
5/3
3 2 1 5 4 3 2 1 4/2 1 5/3 4/2 3/1 4/2
5/3
3 1 4 2 1 3 5 1 3 2 4 3 5
1 2 1 3 1 2 1 4 1 2 1 3 1 2
3 4 3 1 2 3 4 5
3 1 4 2 1 3 5 3 2 4 1 5
1 2 3 4 1 2 5 3 4 5
3 1 5 3 1 4 3 2 4 1 3 5 3 1
5 3 1 4 3 2 4 1 5/3 4/2 3/1 4/2 5/3
1 3 5 2 3 4 1 2 4 3 5
1 2 3 4 2 3 4 5 2 4 1 3 4 5
3 1 3 1 2 3 4 4 3 2 1 3 4 5
3 1 3 1 2 3 4 4 1 3 4 5 4 5
4/1 5/3 3 5 3 5 1 2 4 4 3 2 1 4
3 5 P 3 5 3 5 1 2 4 4 3 1 4
5 4 5 1 3 1 3 2 3 4 4 3 1 2
3 4 5 1 3 1 3 4 3 2 2 1 3 4
5 4/2 5/3 3/1 4/2 5/3
3 2 3 4 3 5 4 3 2 1 2 3 3 2
3 1 3 2 3 4 3 2 3 4 4 3 4 5
4 3 4 3 5 3 1 2 4 4 3 2 1 5
4 3 2 3 4 3 5
3 5 3 1 2 3 4 4 3 5 4 1 2 3
3 5 3 4 3 2 1 1 3 1 2 3 4 5
5 4 3 5 4 3 3 1 1 2 3 1 1 2
4 2 3 5 3 4 3 2 1 1 2 4 2 3
5 3 4 3 4 5
5 4 5 4 3 3 2 3 4 2 3 4 5 5
1 1 2 1 2 3 5 4 3 2 3 4 5 4
5 5 1 1 2 1 3 5 4 5 4 3 2 1
1 5 4 3 2 1 1 5 4 2 3 4 5 5
5
3 5 3 1 1 2 3 2 1 1 2 3 2 4
4 5 4 3 3 5 3 4 4 3 2 1 1 2
4 5
3 4 5 3 3 2 3 4 4 3 4/2 2 3 4
5 4 3 3 2 1 2 2 1 2 3 5 2 3
4 4 5
5 4 5 4 3 3 2 3 4 2 3 4 5 5
1 1 2 1 3 5 4 3 3 2 3 4 5 5
1 1 2 1 1 3 5 4 3 3 2 3 4 5
5 1 1 2 3 1 5 4 2 3 4 5 5 3
3 4 4 5
3 1 2 3 4 2 1 3 4 5 5 1 4 2
3 4 4 5 5 1 2 3 4/2 2 3 5 4 5
1 2 1 2 3 4 5 5 1 3 4 1 2 4
5 4 3/1 1 5 4 2 3 4 5 5 4 1 3
4 5 5 4 3 2 3 4 5
5 4 5 4 5 2 1 5 4 3 2 5 4 2
1 2 1 2 3 4 5 4 3 2 1 1 2 3
4 5 4 2 1 5 4 3 2 2 3 2 4 5
4 4 3 4 5 4 4 5
3 3 1 1 5 5 3 3 1 4 1 5 2 3
4 5 5 4 3 5 4 3 3 4 3 1 2 3
4 P 3 4 3 2 3 4 5 4 3 4 4/2 5/1
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