Campane e concerti storici - Regione Veneto
AREA II - ARCHIVIO STORICO (ARS)
Cap. ARS-H20 - Rassegna bronzi storici - Pag. ARS-H20.04
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(VR) - Verona - Quartiere Chievo: Chiesa di S. Antonio Abate del Chievo al Mantico - di Nicola Patria
Per le notizie storiche sul campanile, fare clic
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Nel 1833 vi era un concerto di 5 campane in Lab3
di
Selegari Vr, rifuso in Fa da
Cavadini Vr nel 1892, in occasione della sopraelevazione della torre che,
incorporata nella chiesa, si ergeva fino a 28 metri.
Le due prestigiose fonderie erano ambedue
derivanti dalla scuola del settecentesco maestro
Ruffini da Reggio Emilia.
Nel 1934 la campana numero 4 venne rifusa e fu aggiunta la numero
3. Ne uscì un coro di sei voci potenti ed incalzanti decorato secondo lo stile
classico della dinastia a fasce vegetali e medaglioni con immagini sacre.
Le campane furono portate via (ad eccezione della maggiore)
durante le requisizioni belliche della seconda guerra mondiale, più tardi
tornarono alla loro sede.
La squadra locale di concertisti secondo la tecnica veronese
(sistema che permette l’oscillazione sincronizzata delle campane accordate
secondo la scala diatonica maggiore al fine di ottenere melodie musicali) è
storicamente iscritta nelle fila della Santa Anastasia, cui diede le famiglie
più famose di suonatori, come i Cona ed i Cobelli.
l nuovo campanile (del 1951) venne dotato della
campana numero 9, fusa dalla bisecolare ditta
Colbachini Bassano (Vi) ed offerta dal Comune di Verona. Nel 1999 vennero
offerte tre nuove campane della ditta
De Poli di Vittorio Veneto di Treviso, attiva dal XV secolo.
La tonalità delle note sottoindicate è rilevata a 435 Hz,
riferimento usato all’epoca della fusione ma, se misurata a 440 Hz, è da
intendersi inferiore, risultando il concerto in Re crescente.
Nota: la campana numero 9, vanta quattro gemelle
provenienti dalla medesima fonderia, ad essa identiche per suono, nota, ornati,
peso e diametro: la maggiore della chiesa di San Zanipolo in Venezia, quella
della basilica di San Pietro in Sylvis a Ravenna, quella del concerto di San
Francesco in Mantova e la terza del concerto di Termeno (Bz). E’ realizzata
dalla ditta Colbachini Bassano (autrice, tra gli altri, del meraviglioso
concerto di Lusiana) le cui sagome si ispirano direttamente a quelle dei
fonditori
De Maria, di scuola francese.
La campana 6# presenta una saldatura.
I = lato porta (La campana 2 è montata a castello sopra la 1)
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