Enciclopedia di Didérot e D'Alembert
AREA II - ARCHIVIO STORICO (ARS)
Cap. ARS-D01 - Arte della fusione delle campane - Pag. ARS-D01.12
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2012 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina
Sviluppo della trattazione |
|||||||||||
Pag. 1 | Pag. 2 | Pag. 3 | Pag. 4 | Pag. 5 | Pag. 6 | Pag. 7 | Pag. 8 | Pag. 9 | Pag. 10 | Pag. 11 | Pag. 12 |
Quadro | Immagini | Traduzione | Immagine | Immagine | Immagine | Immagine | Immagine | Immagine | Immagine | Immagine | Traduzione |
Sei qui |
Vocabolario dei termini dell'Arte di fondere le Campane
Vocabolario dei termini dell'Arte di fondere le
Campane
Traduzione dal francese
antico a cura di Ing. Arch. Michele Cuzzoni
[...] Il testo presentato nella traduzione tra parentesi quadre è un commento del traduttore.
(...) Il testo presentato nella traduzione tra parentesi rotonde è un completamento della versione italiana per renderla più comprensibile.
Acero: i fonditori chiamano così un gancio o una banda o una placca di ferro piatta a forma di cerchio di botte di 12 o 15 pollici di lunghezza, e di 5 o 6 di altezza, che ha un lungo manico, in parte di ferro, in parte di legno. Ce ne si serve come schiumatore per togliere le scorie che affiorano sul metallo fuso.
Anse [maniglie]: sono le parti con cui si sospende la campana; sono 6. Si uniscono tutte in altezza nel ponte, che è l'ansa centrale, o la settima, e sono un corpo unico con la campana.
Armatura: assemblaggio dei diversi pezzi di ferro per portare il nocciolo e lo stampo della cottura di una grande opera di bronzo.
Attacco: i fonditori chiamano così dei contenitori di canne piccole, fuse per contenere le cere dell'opera.
Attizzatoio: utensile incrociato di cui i fonditori si servono per attizzare il fuoco.
Bacino: è il fondo del riverbero o forno, che essendo un po' cavo per contenere il metallo in fusione, imita il fondo di un piatto o di un bacino.
Battaglio di campana: è una massa di ferro un po' più lunga della campana, e di un peso proporzionale al peso della campana. Il battaglio termina in basso con una massa arrotondata che si affusola salendo verso l'alto, dove termina con una specie di anello in cui passa una fascia di cuoio per bloccare il battaglio all'ansa di ferro che è collocata all'interno del cervello della campana.
Battuta: è il bordo maggiore della campana.
Bendaggio: assemblaggio di più bande di ferro che si applicano sugli stampi di grandi dimensioni che si vogliono preparare per la fusione.
Benna: specie di imbuto con cui si incanala il metallo fuso che è nel bacino quadrato.
Bordo: è il maggior spessore di metallo di una campana, su cui picchia il battaglio.
Calotta di una campana: è la parte di metallo che serve ad aumentare lo spessore del cervello, per dare solidità alle anse.
Camicia: è lo stampo composto di terra, sterco di cavallo e di limo, con cui si coprono le cere dei modelli della campana; dev'essere estremamente forte, poiché deve sopportare lo sforzo di un fuoco praticamente continuo.
Campana: vaso di metallo di cui ci si serve, per mezzo di un battaglio, per dare suoni di avviso o di chiamata.
Canale del riverbero: si trova nel riverbero del forno, è il condotto in pendenza che deve versare il metallo fuso negli stampi.
Canale quadrato: bacino quadrato, oblungo, che comunica col canale del riverbero, che è chiuso sul fondo, con tanti fori quanti sono i getti principali.
Cappa: specie di comignolo contenente metà del riverbero quadrato, a cui è contiguo.
Castello: è la parte in legno di una torre o di un campanile a cui sono sospese le campane.
Cedimento: parte di metallo che è sfuggita al modello quando si è fatta la gettata.
Ceppo: grande pezzo di legno a cui la campana è sospesa per mezzo delle anse. Questo pezzo è completato da due perni di ferro che rotolano sul castello collocato al centro nel campanile, in modo che la campana può dondolare liberamente.
Cera: nome dato al modello in cera che deve avere lo spessore che si vuole dare al bronzo.
Cervello: il cervello di una campana è la parte superiore che ospita le anse al di fuori e l'anello del battaglio all'interno.
Cofano: parte superiore di una campana.
Colletto: grosso pezzo di rame su cui appoggiano i perni della base della campana (montata sul castello) che la tengono sospesa nell'aria.
Compasso di costruzione: è un albero di ferro a due braccia, che porta la forma della sagoma con cui si traccia il profilo (o sagoma) della campana, che serve a formare il nocciolo, lo stampo (o modello), la camicia, ruotando questa forma o sagoma attorno all'asse che gira su un perno posto su un treppiede di ferro, e in alto (è collegato) per un perno in un colletto dello stesso metallo.
Compasso usato dai fonditori: è un regolo di legno terminante da un lato con un tallone a uncino che si fa entrare all'interno della campana, mentre l'altro si muove all'esterno della campana, diviso in piedi e pollici che viene usato contro il bordo della campana. Il punto più lontano dal tallone è il vero diametro della campana.
Corpo: è 1/3 del maggior spessore del bordo della campana o la 45a parte del diametro.
Cucchiaio di prova: specie di cucchiaio o di ferro cavo all'estremità di un lungo manico per prendere una parte di metallo e giudicarne il livello di cottura.
Diapason: per i fonditori di campane è uno strumento che serve a determinare la grossezza, lo spessore e il peso delle campane che (si) fondono.
Fascia di cuoio: specie di benda fatta di cuoio duro, guarnita con una boccola e con il suo bloccaggio, che serve a sostenere il battaglio.
Fessurare: si dice dell'azione di rigetto di una parte di metallo in fusione se c'è nel modello qualche parte umida: se l'aria schiacciata dal metallo che scende, non trova una rapida uscita, allora il metallo cola all'indietro attraverso l'apertura del getto, e allora si dice che lo stampo si è fessurato.
Flange: sono dei grandi anelli di ferro, a forma di parallelogramma, che servono a sospendere la campana al ceppo del castello, per mezzo di barre di ferro che attraversano le anse della campana e le barre di legno e di ferro poste di traverso sul ceppo, su cui passano le flange.
Flesso: è così che si chiama la forma della superficie esterna e interna di una campana dove essa cessa di seguire la stessa convessità.
Fonditore: è l'artista che fonde o che getta il metallo, con differenti forme, seguendo i diversi usi che se ne vogliono fare.
Foro del tampone: i fonditori chiamano così il foro attraverso cui il metallo esce dal forno per entrare nel canale centrale. E' a forma di due canalizzazioni congiunte una contro l'altra attraverso le loro estremità più strette. Si blocca quello che è di fianco al forno con un tampone di ferro adeguato all'apertura che deve riempire, e che si mette all'interno del forno con della terra che tappi i giunti;in modo che il tampone essendo a forma di cono, il metallo non possa spingerlo fuori.
Gola: è il rigonfiamento compresso sotto i flessi fino al bordo o arrotondamento della campana.
Lavaggio: porzione di metallo che si libera nel lavaggio dalla polvere delle fonderie e dei laboratori dei fonditori.
Linea di picchetto: è un pezzo di ferro o di legno, piazzato al centro del nocciolo di una campana, che porta la base del compasso di costruzione.
Maglio: specie di verga di ferro terminante a uno dei capi con una specie di cilindro anche lui di ferro, arrotondato alle estremità. I fonditori se ne servono per tappare i punti di entrata dei getti che affiorano dal canale principale fino a che (il canale) sia sufficientemente pieno di metallo liquido; il maglio si toglie affinché (il metallo liquido) cada contemporaneamente (incanalandosi in) tutti i getti negli stampi.
Mattonazzi: i fonditori chiamano così i vecchi pezzi di mattone con cui si riempie tutto lo spazio chiuso del muro di cottura. Si mettono i più piccoli contro lo stampo per proteggerlo dalla violenza del fuoco e i più grandi contro il muro di ricottura.
Metallo: i fonditori chiamano così il materiale di cui son fatte le campane, che è composto di tre parti di rame e una di stagno [bronzo].
Modello: è una coppa di cemento e di terra, della forma e dello stesso spessore della campana che si vuole fondere. Il modello si fabbrica con il compasso sul nocciolo.
Mola: è un blocco di muratura in cui si adatta un perno di legno su cui ruota come un albero, uno dei bracci del compasso di costruzione che serve a costruire lo stampo di una campana.
Muro di cottura: è fatto di strati di arenaria e mattoni posati con malta di terra. Deve essere distante 8 pollici circa, dalle parti più sporgenti dello stampo.
Naso:
pezzo di legno tagliato a forma di coltello, che ruotando il compasso, si
dispone sul collo dello stampo di una campana
(per fare) la forma delle anse.
Nocciolo: è nello stampo, un corpo solido, con cui si riempie lo spazio
(inferiore) chiuso dalla cera. Si forma normalmente il nocciolo con una
materia composta per 2/3 da intonaco e 1/3 di mattoni ben battuti e schiacciati,
che si attaccano insieme, e che si colano nelle fondazioni dello stampo dopo
aver creato l'armatura. Il mattone che si mescola con l'intonaco è impedito di
muoversi, e fa (sì) che resiste alla violenza del
fuoco e del metallo.
Onda o calotta di una campana: è una parte di metallo
che serve ad aumentare lo spessore del cervello, e a dare più solidità alle
anse. L'onda è dello stesso spessore del cervello, cioè di un corpo o di 1/3 di
bordo; ma essa non ha lo stesso diametro; è di 1 bordo e 1/2 per ogni fianco. Pausa: si chiama così il luogo di una campana dove il
battaglio colpisce. La pausa si chiama anche bordo; è per normalità lo spessore
della pausa o del bordo che regola lo spessore, l'altezza e il diametro di una
campana. Pertica: pezzo di ferro legato al termine di un lungo
bastone. Il maestro fonditore se ne serve per sboccare il forno e lasciar colare
il metallo. Si chiama anche pertica una barra di ferro sospesa a una catena con
cui si rompe il tampone del forno, per far colare il metallo nel canale
principale.
Pinza: è il bordo o l'estremità inferiore della campana, su cui colpisce
il battente. Ponte della campana: è una delle anse che
non è incurvata, che esce nel mezzo del cervello della campana, e a cui le altre
anse si congiungono in alto. Pouf: i fonditori danno questo nome a una qualità che
deve avere la materia di cui è fatto il nocciolo. Consiste in una debole
resistenza, in modo che
(mentre) il metallo riempie lo spazio occupato dalla cera, il nocciolo
abbia abbastanza forza per resistere alla violenza (del
getto del metallo), e non ne abbia troppa nello stesso tempo per opporsi
al metallo che lavora raffreddandosi nello stampo; ciò che gli consentirà di
espandersi in più cavità. Raschietto: utensile di acciaio a forma di uncino
dentellato da una parte. Serve per pulire il manufatto quando esce dalla fusione
e per aggiustarne lo spessore [per effettuare
l'accordatura]. Ravvivare il fuoco: è renderlo più vivo. Ciò ravviva
il metallo. Ripieno: è il rigonfiamento del metallo o della
campana. Riverbero: è la parte del forno fatta a volta
ribassata, dove il metallo è in fusione. Sagoma: è un calibro che nella forma dei suoi tratti
rappresenta il profilo di una campana, e che essendo montato sul suo albero,
diventa un grande compasso girevole, per dare agli stampi la vera figura
dell'intermo e dell'esterno della campana. Sbavature: disuguaglianze che si scorgono sulla
superficie dei pezzi fusi, e che bisogna riparare con cesoie o lima. Scala campanara: regolo su cui sono tracciate
differenti misure. Ce ne sono di due tipi. La scala degli
spessori su cui sono segnati i differenti spessori e diametri delle parti di
una campana. La scala dei
diametri è un regolo su cui sono segnati i differenti diametri delle
campane, che sono i differenti gradi dell'ottava. Soffiatura: si dice, nella fonderia, di certe concavità o vuoti che si
formano nello spessore del metallo quando è stato fuso troppo caldo. Sopratutto: è lo stampo che ricopre gli altri stampi del modello della
campana e che deve sostenere l'azione del fuoco. Stampo: i fonditori di bronzo si servono di due tipi
di stampo. Il primo è di gesso per l'incavo del modello; e il
secondo è fatto di sterco e di una terra mista. E' in quest'ultimo che cola il
metallo.
Lo stampo del fonditore di campane
è un composto di numerosi strati sopra a una costruzione di mattoni che servono
per la fusione delle campane. Questo stampo è composto di 4 parti cioè: il
nocciolo, il modello, la camicia e il cofano.
Tasca:
specie di cucchiaio di ferro con un lungo manico. Torta: i fonditori chiamano così le porzioni di
metallo che si solidificano dopo essere stati fusi. Questo problema accade, o
dopo che il metallo si è raffreddato nel forno dove è già stato fuso, o quando è
entrato in una fumata nera, spessa e carica di molta umidità, o dopo che il
calore è diminuito dentro il forno, o dopo che una corrente d'aria troppo fredda
che passa attraverso le porte del forno ha rinfrescato di colpo il metallo. La
torta si forma anche quando l'aria del forno si trova al piano terra e su un
terreno umido; perciò non resta altro rimedio che romperla per recuperare il
metallo e fonderlo di nuovo.
Vaso superiore: si chiama così questa metà della campana che si eleva al di sopra dei flessi.
Volta: parte della cappa che comunica col riverbero.
Zampa: è la parte inferiore della campana che termina assottigliandosi.
Portale "Ingegneria e
Campanologia" -
Autore -
Sommario
- Mappa del Sito -
Home
Bib-ST-000 - Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni
Bib-ST-186 - Enciclopedia di Didérot - D'Alembert: traduzione a cura di Ing. Arch. Michele Cuzzoni
Bib-ST-187 - Disegni grafici tratti dalle Tavole grafiche (planches - Enciclopedia di Didérot - D'Alembert) presentate e spiegate in opportune pagine (vedi sommario)
Bib-ST-188 - Nota sulle tavole grafiche: documentazione desunta da: http://www.storiadelleimmagini.it/2010/09/disegno-incisioni-planches-goussier-encyclopedie/ (collegamento attivo fino al 2012)