Progetti di restauro concerti di ing. arch. Michele Cuzzoni
AREA I - ARTE TECNICO-SCIENTIFICA (ATS)
Cap. ATS-Q02 - Restauro concerti di campane di ing. arch. Michele Cuzzoni - Pag. ATS-Q02.09
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2015 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina
2013 - Progetto S. Biagio - Galgiana di Casatenovo
Restauro Campane
Progetto strutturale e direzione lavori: Ing. Arch. Michele Cuzzoni
- Sannazzaro de' Burgondi (PV)
Ditta Cav. R. Trebino - Uscio (GE)
Progettista Strutturale e D.L.: Ing. Arch. Michele Cuzzoni - Sannazzaro de’ Burgondi (PV)
Ditta Tecnica Campanaria: Roberto Trebino s.n.c. - Uscio (GE).
Qui il progetto di restauro della cella campanaria e della guglia.
Nella primitiva torre campanaria di Galgiana, alta una
decina di metri e situata a sinistra della chiesa, era installato nel XVIII
secolo un piccolo concerto di tre campane in tonalità di Fa3, fuse in tempi
diversi dal fonditore
Nicolao Bonavilla, in
particolare: il campanone Fa3 era del 1754, la seconda Sol3 del 1782 e la
piccola La3 del 1771.
Nel 1840, a seguito di interventi di restauro, venne
riedificato il campanile nella collocazione attuale, parzialmente inglobato
nella struttura della chiesa. La torre, costruita in pietra locale granitica,
era alta 15 metri.
Al suo interno
venne collocato un concerto di 5 Campane in tonalità di Re3 in “sagoma
media”, fuse da
Michele Comerio.
Nel 1888 per iniziativa del parroco Don Carlo Buttafava, si
decise il sopralzo della torre nelle forme attuali, il cui progetto fu
realizzato dal fratello del parroco ing. G. Buttafava.
Frattanto la Fabbriceria e il Parroco studiarono la
realizzazione di un nuovo concerto di campane più grande, adatto al nuovo
campanile che le doveva ricevere.
Fu contattata la
ditta
Giorgio Pruneri
di Grosio che presentò un progetto per un concerto di 5 campane in Sib2 del peso
complessivo di oltre 7.500 kg.
Il 10 marzo 1891 fu commissionato a
Ippolito
Corti di Monza il nuovo castello in legno, che
– tuttavia – venne realizzato in ferro e ghisa con la collaborazione della
ditta
Fratelli
Barigozzi di Milano.
Complesso fu l’iter progettuale di tali
campane, poiché dovevano collocarsi in un campanile rialzato e, data la loro
mole avrebbero potuto arrecare danno alla stabilità della torre. Pertanto, a
seguito di diverse riunioni tra la Fabbriceria, l’ing. Buttafava e il fonditore
Pruneri, si optò per la realizzazione di un concerto di campane in Si2, dalla
voce comunque possente, ma in “sagoma
ultraleggera” del peso complessivo di 5.520 kg.
La fusione ebbe luogo il 15 ottobre 1891 e le campane furono
collocate sulla torre l’8 novembre 1891. Il costo totale delle campane era pari
a £ 14.824,20.
Nel 1896
Antonio Agrati
di Cortenova Brianza costruì la tastiera per il suono festoso delle campane.
Nel corso del primo quarto del XX secolo si susseguirono
lavori di manutenzione ordinaria fino al 1932 quando si ruppe la maniglia della
seconda campana grossa (Do#3), per cui si realizzano dei fori nella calotta
della campana, in cui far passare una coppia di tiranti, collegati al ceppo, che
sostituissero la maniglia rotta.
Nel 1942, l’ENDIROT (Ente Distruzione
ROTtami) requisì la terza campana (pesante 900 kg) per motivi bellici. Il bronzo
fu affidato alla
Ditta Ottolina di
Seregno, che la frantumò.
Terminata la Seconda Guerra Mondiale,
il parroco richiese alla
Ditta Barigozzi
di Milano
un preventivo per rifondere la campana distrutta.
La nuova campana in Re#3, costata £
104.000, fu realizzata in “sagoma
leggera” (quindi più pesante della precedente),
risultando così di kg 1.001,3. Fu collaudata il 7 marzo 1948 dal Maestro di
Musica Prof. Eugenio Consonni.
Fig. 01 - Campanone SI2 | Fig. 02 - Secondo Campanone: Do#3 |
Fig. 03 - Terza Campana: Re3 | Fig. 04 - Quarta Campana: Mi3 |
Fig. 05 - Quinta Campana in guglia: Fa#3 |
Il sopralluogo del 08 ottobre 2013 ha evidenziato che:
- La patina superficiale delle campane si presenta ricoperta di guano e di incrostazioni di ossido nero-bluastre e verdastre che danneggiano il manto contribuendo a modificare la limpidezza e la “rotondità” del suono.
- Dal 1932, la calotta del secondo campanone (Do#3) era
priva di maniglie, per cui la campana era sospesa mediante 6 bulloni che
trapassavano il cielo della campana. Tale intervento ha fortemente indebolito la
struttura della calotta che può correre il rischio di frantumarsi.
Fig. 06 - SI2 - Vista posteriore | Fig. 07 - SI2 - Vista anteriore |
Fig. 08 - SI2 - Dettaglio medaglione anteriore | Fig. 09 - SI2 - Dettaglio dicitura |
Fig. 10 - SI2 - Dettaglio maniglie |
Fig. 11 - DO#3 - Vista posteriore | Fig. 12 - DO#3 - Vista anteriore |
Fig. 13 - DO#3 - Dettaglio decori | Fig. 14- DO#3 - Dettaglio Stemma Pruneri |
Fig. 15 - DO#3 - Dettaglio maniglie inesistenti sostituite da una doppia calotta in acciaio |
Fig. 16 - RE3 - Vista posteriore | Fig. 17 - RE3 - Vista anteriore |
Fig. 18 - RE3 - Dettaglio decori | Fig. 19 - RE3 - Dettaglio Stemma Barigozzi 1945 |
Fig. 20 - RE3 - Dettaglio maniglie |
Fig. 21 - MI3 - Vista posteriore | Fig. 22 - MI3 - Vista anteriore |
Fig. 23 - MI3 - Dettaglio decori | Fig. 24 - MI3 - Dettaglio Stemma Pruneri |
Fig. 25 - MI3 - Dettaglio maniglie |
Fig. 26 - FA#3 - Vista posteriore | Fig. 27 - FA#3 - Vista anteriore |
Fig. 28 - FA#3 - Dettaglio decori | Fig. 29 - FA#3 - Dettaglio Stemma Pruneri |
Fig. 30 - FA#3 - Dettaglio maniglie |
Ogni campana è stata accuratamente pulita
mediante utilizzo di un impasto liquido di acqua e cenere, finemente nebulizzata
sulla superficie, in modo da far emergere il colore del bronzo antico e
consentire la leggibilità di tutte le diciture ed i festoni decorativi di ogni
singola campana. In particolare si segnalano:
01)
Campana Si 2 –
Pruneri
1891
-
Iscrizioni della testa:
ANNUNCIO GLORIAS D.NI IN SOLEMNITATIBUS VESTRIS +
-
Iscrizione del ventre: DEO
OPTIMO MAXIMO / DEIPARAE IMMACULATAS PATRONAE PROTECTORI D. BLASIO P. M. / HUNC
CAMPANARUM CONCENTUM / POPULUS ET RECTOR CURIAE GALGIANENSIS CONLATO AERE
COMPARARUNT DICARUNT / A. D. MDCCCXCI
-
Stemma Fonditore:
all’interno di festone sorretto da Angeli: PREMIATA FOND / G. PRUNERI / GROSIO.
In cima al festone: 1891
02)
Campana Do# 3 –
Pruneri
1891
-
Iscrizioni della testa:
SI VOCEM EIUS AUDIERITIS NOLITE OBDURARE CORDA VESTRA +
-
Stemma Fonditore:
all’interno di rettangolo con festone floreale superiore e due fiere poste di
schiena: PREMIATA FOND / GIOR. PRUNERI / GROSIO . In cima al festone dentro a un
cerchio: 1891
03)
Campana Re# 3
(*) –
Barigozzi 1945
-
Iscrizioni della testa:
DIE AC NOCTE NON CESSO LAUDARE NOMEN DOMINI +
-
Stemma Fonditore:
all’interno di fascia di pergamena, con due Angeli che sorreggono una campana
posta sopra al Duomo di Milano: DITTA F. BARIGOZZI DELL’ING. PROSPERO BARIGOZZI;
sotto una fascia più piccola: MILANO contornata di medaglie di premi. Nella
fascia soprastante: MCMXLV
-
(*) = La campana è in
realtà un Re3 causato da un errore di progettazione del fonditore (vedi più
sotto).
04)
Campana Mi 3 –
Pruneri
1891
-
Iscrizioni della testa:
IN GAUDIUM ET IN LUCTUM INVOCATE DOMINUM. +
-
Stemma Fonditore:
all’interno di festone floreale con due Angeli trombettisti: PREMIATA / FON.
PRUNERI. In cima al festone stemma araldico ovale con tre piccole sfere.
05)
Campana Fa# 3 –
Pruneri
1891
-
Iscrizioni della testa:
DOMINUS DABIT VOC(nascosto) SUAE VOCEM VIRTUTIS. +
-
Stemma Fonditore:
all’interno di un rettangolo: PR. FOND. / PRUNERI. In cima al festone due
festoni floreali sostengono una corona larga, al cui interno vi è un’ellisse in
cui si vedono le cifre 1891.
La pulizia effettuata, oltre a
garantire un’ossidazione futura graduale ed omogenea, ha permesso di far
ritrovare la bellezza del suono pastoso e “rotondo” di ogni singolo bronzo che
si amalgama perfettamente nel “mixtur”
della suonata di “distesa generale”.
Questo
concerto ha attualmente una caratteristica particolare, cioè di essere intonato
in scala di Si minore (Si2, Do#3,
Re3,
Mi3, Fa#3). In base agli accertamenti storici, la motivazioni è da ricercarsi
nella rifusione della terza campana del 1945, che avrebbe dovuto essere prodotta
in sagoma ultraleggera con nota Re#3 e peso di 880 kg. Invece la campana
prodotta ha le fattezze di un Re3 + 32/100 con peso di 1001,3 kg.
La seconda campana, Do#3, ritrovata priva di maniglie con la
calotta indebolita, è stata consolidata mediante inserimento di corona circolare
di acciaio – forata e filettata per il passaggio dei bulloni di sostegno al
ceppo – all’interno del cielo della campana.
All’esterno è stata forgiata una
contro-calotta in acciaio – forata e filettata per il passaggio dei bulloni di
sostegno al ceppo – con maniglie di acciaio ribassate, così realizzate al fine
di non modificare la posizione dell’asse di rotazione dei perni del ceppo. Il
sistema corona circolare /
contro-calotta garantisce coesione e preservazione della struttura
bronzea della testa della campana, impedendole di deformarsi o di frantumarsi
per effetto delle sollecitazioni trasmesse dai bulloni in fase statica o
dinamica.
Fig. 31 - SI2 - Vista principale | Fig. 32 - DO#3 - Vista principale |
Fig. 33 - RE3 - Vista principale | Fig. 34 - MI3 - Vista principale |
Fig. 35 - FA#3 - Vista principale |
Fig. 36 - SI2 - Vista principale | Fig. 37 - DO#3 - Vista principale |
Fig. 38 - RE3 - Vista principale | Fig. 39 - MI3 - Vista principale |
Fig.40 - FA#3 - Vista principale |
Fig. 41 - SI2 - Vista posteriore | Fig. 42 - DO#3 - Vista posteriore |
Fig. 43- DO#3 - Dettaglio contro calotta in acciaio | |
Fig. 44 - RE3 - Vista posteriore | Fig. 45 - MI3 - Vista posteriore |
Fig. 46 - FA#3 - Vista dal basso |
Nelle seguenti immagini, dettaglio dei decori restaurati.
Fig. 47 - Decoro SI2 | Fig. 48 - Decoro SI2 |
Fig. 49 - Decoro SI2 | Fig. 50 - Stemma Pruneri SI2 |
Fig. 51 - Dicitura di dedica SI2 |
Nelle seguenti immagini, dettaglio dei decori restaurati.
Fig. 52 - Decoro DO#3 | Fig. 53 - Decoro DO#3 |
Fig. 54 - Decoro DO#3 |
Nelle seguenti immagini, dettaglio dei decori restaurati.
Fig. 55 - Decoro RE3 | Fig. 56 - Decoro RE3 |
Fig. 57 - Decoro RE3 con stemma Barigozzi e data 1945 |
Nelle seguenti immagini, dettaglio dei decori restaurati.
Fig. 58 - Decoro MI3 | Fig. 59 - Decoro MI3 |
Fig. 60 - Decoro MI3 con stemma Pruneri e data 1891 |
Nelle seguenti immagini, dettaglio dei decori restaurati.
Fig. 61 -Decoro FA#3 | Fig. 62 - Decoro FA#3 |
Fig. 63 - Decoro FA#3 | Fig. 64 - Decoro FA#3 |
2013-11-10: Inaugurazione Campane (Si2 - Pruneri 1891) di Galgiana - Casatenovo (LC)
2013-11-14: Installazione Campane (Si2 - Pruneri 1891) sulla torre di Galgiana - Casatenovo (LC)
2013-11-22: Collaudo Campane (Si2 - Pruneri 1891) sulla torre di Galgiana - Casatenovo (LC)
Portale "Ingegneria e
Campanologia" -
Autore -
Sommario
- Mappa del Sito -
Home
Bib-TS-000 - Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni
Bib-TS-522 - Ing. Arch. Michele Cuzzoni - "Parrocchia S. Biagio - Galgiana di Casatenovo (LC) - Campanile - Cella campanaria - Campane - Operazioni di Restauro 2013 - Relazione" - Sannazzaro de' Burgondi, 2013
Bib-TS-068 - Nuovo Colombo, Manuale dell'Ingegnere, Ed. Hoepli, 2002
Bib-TS-445 - Prof. arch. C.R. Romeo, (L') Approccio metodologico al progetto di restauro attraverso l'analisi di tre casi studio, Faenza, 1992
Bib-TS-449 - AA.VV., Ripristino delle Campane, Tip. Poliglotta Vaticana, 1958