Campane e concerti storici - Regione Marche
AREA II - ARCHIVIO STORICO (ARS)
Cap. ARS-H10 - Rassegna bronzi storici - Pag. ARS-H10.277
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2020 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina
Provincia di Pesaro-Urbino - Comune di Fano
CENSIMENTO 2020
Le Campane della Basilica di San Paterniano
di Ing. Luca Paolini di Osimo
Rilevazioni effettuate mercoledì 24 giugno 2020 da Francesco Mazzeo da Foligno.
Diametri e pesi ricavati dal sito del fonditore di queste campane:
http://www.fonderiadepoli.it/index/campane/
e dal sito internet:
http://www.fondazionecarifano.it/Progetti/ComplessoSanPaterniano/ComplessoSanPaterniano.htm
Le notizie relative alla storia di queste campane si possono leggere nel sito web
http://www.fondazionecarifano.it/Progetti/ComplessoSanPaterniano/ComplessoSanPaterniano.htm.
La prima notizia riguardante le campane è relativa al 13 novembre 1501, quando un tal maestro martino muratore esegue il solaio per le campane e il castello dove viene posta la campana.
1° ottobre 1574
Viene benedetta nella chiesa di san Paterniano, in assenza del vescovo Francesco Rusticucci, una campana del convento di san Francesco che i frati volevano porre sul campanile prima della loro festa. La campana viene condotta “su un landrino condotto da homini et da putti nella chiesa et detto reverendo abate per vigore di privilegi ultimamente concessi da Giulio III, vestito pontificalmente con piviale et mittra et assistendo li ministri, benedì detta campana […] e si è fatta la presente nota per buona memoria”.
1609
Si ha notizia del contratto per una campana - la 3° campana di san Paterniano - e del pagamento della campana grossa.
16 ottobre 1868
Il parroco di san Nicolò Giocondo Renzetti comunica al sindaco che la campana maggiore, in parte rovinata e già per questo cambiata di posto in altra occasione, ora si è fessurata per circa 12 cm. sull’orlo e quindi, non più servibile.
21 novembre 1868
l’ingegnere comunale De Poveda riferisce al sindaco sui lavori necessari per il restauro al campanile in cui, pur limitando il suono delle campane a martello, la campana maggiore, che serviva anche da orologio, si è rotta provocando le lamentele degli abitanti della zona. L’ingegnere, in considerazione che per i lavori necessari sia al castello delle campane che alle campane la spesa è considerevole, suggerisce di togliere del tutto il castello sostituendolo con quello di san Francesco con le relative campane. I lavori da muratore per il restauro del campanile consistono in un nuovo pavimento a mattoni grezzi al piano delle campane per lo scolo delle acque, ripresa di alcuni tratti di muro all’esterno, scialbo all’interno del piano dei finestroni, chiusura di cinque aperture sopra il piano delle campane dalle quali penetra l’acqua e restauro delle pietre pericolanti e mancanti. in allegato la stima dei lavori per il castello, per il legnaiolo che deve smontare il castello di san Francesco comprese le campane, ricomporre castello e campane - una delle quali è in teatro - sul campanile di san Paterniano, e trasporto del castello di san Paterniano nei magazzini comunali e delle campane in teatro. il De Poveda suggerisce di fare eseguire d’ufficio i lavori da muratore considerando la “importanza artistica di questa torre giustamente ritenuta per la migliore di questa città”.
29 dicembre 1868
La giunta stabilisce di accogliere interamente il progetto dell’ingegnere comunale sia per il restauro del campanile che per collocare in esso il castello e le campane del campanile di san Francesco.
16 aprile 1869
Il sindaco comunica al parroco di san Paterniano che, pur avendo eseguiti i lavori di riparazione al campanile - che ora si trova in buon stato - e collocate le campane già di quello di san Francesco, è tuttavia opportuno limitare il suono delle campane con l’utilizzo delle tre minori e di riservare la maggiore per le circostanze più solenni.
10 luglio 1922
Il parroco Iosephus Wilhelmer di san Paterniano, chiede al vescovo Sanchini un aiuto per la sua povera parrocchia per aver perso durante la guerra le campane, danneggiato l’organo e il campanile.
13 marzo 1934
In questo giorno vengono “misurate” le campane di san paterniano dal cav. Giuseppe Borghenti e così risultano di larghezza e peso:
I larga circa m 1,20 del peso q 10,75
II “ “ m 0,96 “ kg 537
III “ “ m 0,795 “ kg 325
IV “ “ m 0,59 “ kg 130
Campane in mi minore
1. Mi grave naturale
2. Sol naturale
3. Si naturale
4. acuto naturale7
3 novembre 1949
In base al decreto del 21 dicembre 1946, padre Marcello Fraternali parroco di san Nicolò chiede che la fusione e la ricollocazione delle campane sia affidata alla ditta Francesco cav. De Poli di Vittorio Veneto. Viene precisato che le campane da riporre sul campanile sono 4 del peso rispettivamente di kg 118-324-544-1075.
Si specifica che nella prima campana mancano circa 6 kg, alla seconda e alla terza 4 e 7 kg. che non è stato possibile ritrovare nella rimozione delle macerie le vecchie campane, mentre la quarta è stata recuperata interamente.
Il campanile, assieme alle campane, venne distrutto dai tedeschi in ritirata il 20 agosto del 1944.
26 marzo 1950
“Verbale della benedizione delle nuove campane di s. Paterniano.
Oggi, 26 marzo 1950, domenica di Passione, alle 15,30 ha avuto luogo in forma solenne la cerimonia del Battesimo e della consacrazione delle nuove quattro campane fuse dalla rinomata ditta De Poli di Vittorio Veneto, che saranno installate sul campanile del Sansovino che si sta ricostruendo adiacente alla chiesa di s.Paterniano vescovo e protettore della città e diocesi di Fano.
La sacra funzione si è svolta nel cortile sottostante al campanile ed è stata compiuta da s.e. mons. Vincenzo Del Signore, ordinario fanese, assistito da mons. Scipione Matteucci e da mons. Antonio Scarpellini, sotto la direzione del m.r.d. Francesco Guerrieri maestro di cerimonie, coadiuvato dal sacrista p. Saturnino da Cingoli cappuccino. erano presenti la comunità religiosa dei padri cappuccini con il padre superiore ed il p. parroco, mons. Carlo Isotti Vicario generale della diocesi, il seminario serafico e un distinto gruppo di fedeli.
Alla campana maggiore di kg 1137 è stato imposto il nome di s. Paterniano. padrino è stato il comm. dott. Filippo Pasqualucci e madrina la sig.ra Carmela Marchini in Santini.
Alla seconda di kg 547,200 è stato dato il nome di s. Francesco d’Assisi, fungendo padrino il prof. Dante de Juliis in rappresentanza del comm. architetto Riccardo Pacini sovrintendente ai monumenti e Belle Arti della regione e da madrina la signorina maestra Bianca Marchini.
Alla terza di kg 311,800, quello di s. Giuseppe, padrino il dott. Giambattista Orsini e madrina la sig.ra Elena Spinaci.
Alla quarta, di kg 118, il nome di s. Serafino da Montegranaro, compatrono della Provincia Picena dei padri cappuccini, padrino il sig. Pasquale Pandolfi, commerciante, e madrina la sig. Maria Esposto.
Al termine s.e. mons.Vescovo ha rivolto parole di circostanza ai presenti.
Sono poi state suonate a festa tutte le campane e molta gente è accorsa ad ammirarle.
Sac Agostino Narducci, cancelliere vescovile”.
2016
Fusione di una nuova campana, di nota Fa 3, che si va ad aggiungere alle precedenti. Anche in questo caso la ditta fonditrice è la De Poli.
2019
Fusione di tre nuove campane, di note Labemolle 3, Do 4 e Re 4 che si vanno ad aggiungere alle precedenti. Anche in questo caso la ditta fonditrice è la De Poli.
Vedute del campanile di san Paterniano in diverse foto scattate tra la fine dell’ottocento e i primi anni del novecento (1)
(1) Fonte: “Il Complesso Monumentale di San Paterniano a Fano - I restauri dall’ottocento ad oggi”, di Gianni Volpe
Il posizionamento provvisorio delle campane dopo la demolizione del campanile
Un’immagine relativa all’angolo del convento prossimo all’abside della chiesa, con il castello provvisorio della campana posizionato sulla base del campanile demolito (2).
(2) Fonte: “Il Complesso Monumentale di San Paterniano a Fano - I restauri dall’ottocento ad oggi”, di Gianni Volpe.
Fusa nel 1949 dalla fonderia De Poli di Vittorio Veneto.
Sulla pancia della campana sono presenti le seguenti iscrizioni:
D. O. M.
IN HONOREM S. FRANCISCI ASSISIENSIS JAM DICATAM
A MILITIBUS GERMANICIS A. D. 1944
UNA CUM TURRI CAMPANARIA IMPIE DIRUTAM
REIPUBLICÆ ITALICÆ MODERATORES
P. P. CAPUCINIS PARECIÆ ET ECCLESIÆ RECTORIBUS
A. D. 1949 IN PRISTINUM STATUM RESTITUERUNT
Dalla parte opposta:
F. S.
ABLATUM TEMPORE BELLI
A. D. MCMXL-MCMXLIV
RESTITUTUM PUBLICO
SUMPTU MCMXLVIIII
E, sul bordo della campana:
PREMIATA FONDERIA ING. DE POLI VITTORIO VENETO
Sulla campana sono raffigurati il Crocifisso, l’Immacolata, san Francesco e San Paterniano.
Diametro campana: 121 cm.
Peso: 1075 kg circa.
Nota: Mibemolle 3.
Fusa nel 2016 dalla fonderia De Poli di Revine.
Sulla pancia della campana è presente la seguente iscrizione:
IN DIE FESTO SANCTI PATERNIANI
URBIS FANENSIS CAELESTIS PATRONI
EXPIRANTE JUBILAEO MISERICORDIAE A FRANCISCO PP. SACRATO
ARMANDO TRASARTI EP. MARTIOQUE CALLETTI PATR. PROV. O. F. M. CAPP.
BENIGNE CONCEDENTIBUS
DOMINUS MARCUS POLVERARI
VOTO PERSOLVENDO
HIS AERIBUS LAETIFICAVIT
SANCTI PATRONI BASILICAM
A P. F. NARDI RECTAM
CIVITATEMQUE TOTAM FANENSEM
Sul bordo della campana:
A. D. MMXVI – XIII – 9 BER
M. SERI CIVIUM FANENSIUM MAGISTRO
Sempre sulla pancia della campana è presente uno stemma con all’interno scritto:
FONDERIA
DE POLI
DAL 1453
REVINE (TV) ITALY
Sulla campana sono raffigurati il Crocifisso (con sotto l’iscrizione “CRUCIFIXUS”), lo stemma del vescovo di Fano Armando Trasarti, san Marco evangelista (con sotto l’iscrizione “S. MARCUS EVANGELISTA”), un’altra immagine con sotto l’iscrizione “SIGNUM JUBILAEI MISERICORDIAE DICATI” e la Madonna con sotto l’iscrizione:
“IMAGO B. VIRGINIS MARIAE QUAE VENERATUR
IN PAGO VULGARITER DICTO “PONTE METAURO”"
Diametro campana: 107 cm.
Peso: 730 kg circa.
Nota: Fa 3.
Fusa nel 1949 dalla fonderia De Poli di Vittorio Veneto.
Sulla pancia della campana sono presenti le seguenti iscrizioni:
D. O. M.
IN HONOREM S. FRANCISCI ASSISIENSIS JAM DICATAM
A MILITIBUS GERMANICIS A. D. 1944
UNA CUM TURRI CAMPANARIA IMPIE DIRUTAM
REIPUBLICÆ ITALICÆ MODERATORES
P. P. CAPUCINIS PARECIÆ ET ECCLESIÆ RECTORIBUS
A. D. 1949 IN PRISTINUM STATUM RESTITUERUNT
E sotto lo stemma del fonditore:
PREMIATA
FONDERIA
DE POLI
VITTORIO
Dalla parte opposta:
F. S.
ABLATUM TEMPORE BELLI
A. D. MCMXL-MCMXLIV
RESTITUTUM PUBLICO
SUMPTU MCMXLVIIII
Sulla campana sono raffigurati il Crocifisso, l’Immacolata, san Francesco e San Paterniano.
Diametro campana: 95 cm.
Peso: 544 kg circa.
Nota: Sol 3.
Fusa nel 2019 dalla fonderia De Poli di Revine.
Sulla parte superiore della campana è presente la seguente iscrizione:
FIDES CONFIDERE DEO EST ET REBUS AB EO APERTIS
Sulla pancia della campana è presente uno stemma con all’interno scritto:
FONDERIA
DE POLI
DAL 1453
REVINE (TV) ITALY
Sul bordo della campana:
10 IULII MMXX – IN SEXAGESIMA RECOGNITIONE SANCTI PATERNIANI CORPORIS
E, dalla parte opposta:
AES DONO DATUM A DOMINO MARCO DE POLVERARIIS BENEDICTUM FUIT
13 9MBRIS MMXIX SANCTI PATERNIANI DIES FESTUS
Sulla campana sono raffigurati lo stemma del vescovo di Fano Armando Trasarti, un Crocifisso con
attorno un cuore e come base un’ancora e san Paterniano (con sopra scritto SANCTUS
PATERNIANUS)
Diametro campana: 90 cm.
Peso: 430 kg circa.
Nota: Labemolle 3.
Fusa nel 1949 dalla fonderia De Poli di Vittorio Veneto.
Sulla pancia della campana sono presenti le seguenti iscrizioni:
D. O. M.
IN HONOREM S. FRANCISCI ASSISIENSIS JAM DICATAM
A MILITIBUS GERMANICIS A. D. 1944
UNA CUM TURRI CAMPANARIA IMPIE DIRUTAM
REIPUBLICÆ ITALICÆ MODERATORES
P. P. CAPUCINIS PARECIÆ ET ECCLESIÆ RECTORIBUS
A. D. 1949 IN PRISTINUM STATUM RESTITUERUNT
E sotto lo stemma del fonditore:
PREMIATA
FONDERIA
DE POLI
VITTORIO
Dalla parte opposta:
F. S.
ABLATUM TEMPORE BELLI
A. D. MCMXL-MCMXLIV
RESTITUTUM PUBLICO
SUMPTU MCMXLVIIII
Sulla campana sono raffigurati il Crocifisso, l’Immacolata, san Francesco e San Paterniano.
Diametro campana: 80 cm.
Peso: 324 kg circa.
Nota: Sibemolle 3.
Fusa nel 2019 dalla fonderia De Poli di Revine.
Sulla parte superiore della campana è presente la seguente iscrizione:
SPES AETERNAE FELICITATIS AMOR EST QUI CONFIDIT PROMISSIONIBUS CHRISTI
Sulla pancia della campana è presente uno stemma con all’interno scritto:
FONDERIA
DE POLI
DAL 1453
REVINE (TV) ITALY
Sul bordo della campana:
10 IULII MMXX – IN SEXAGESIMA RECOGNITIONE SANCTI PATERNIANI CORPORIS
E, dalla parte opposta:
AES DONO DATUM A DOMINO MARCO DE POLVERARIIS BENEDICTUM FUIT
13 9MBRIS MMXIX SANCTI PATERNIANI DIES FESTUS
Sulla campana sono raffigurati lo stemma del vescovo di Fano Armando Trasarti, un Crocifisso con attorno un cuore e come base un’ancora e san Paterniano (con sopra scritto SANCTUS PATERNIANUS)
Diametro campana: 71 cm.
Peso: 200 kg circa.
Nota: Do 4.
Fusa nel 2019 dalla fonderia De Poli di Revine.
Sulla parte superiore della campana è presente la seguente iscrizione:
CHARITAS MANDATUM NOVUM EST: AMOR DEI ET PROXIMI NOSTRI
Sulla pancia della campana è presente uno stemma con all’interno scritto:
FONDERIA
DE POLI
DAL 1453
REVINE (TV) ITALY
Sul bordo della campana:
10 IULII MMXX – IN SEXAGESIMA RECOGNITIONE SANCTI PATERNIANI CORPORIS
E, dalla parte opposta:
AES DONO DATUM A DOMINO MARCO DE POLVERARIIS BENEDICTUM FUIT
13 9MBRIS MMXIX SANCTI PATERNIANI DIES FESTUS
Sulla campana sono raffigurati lo stemma del vescovo di Fano Armando Trasarti, un Crocifisso con attorno un cuore e come base un’ancora e san Paterniano (con sopra scritto SANCTUS PATERNIANUS)
Diametro campana: 90 cm.
Peso: 150 kg circa.
Nota: Re 4.
Fusa nel 1949 dalla fonderia De Poli di Vittorio Veneto.
Sulla pancia della campana sono presenti le seguenti iscrizioni:
D. O. M.
IN HONOREM S. PATERNIANI JAM DICATAM
A MILITIBUS GERMANICIS A. D. 1944
UNA CUM TURRI CAMPANARIA IMPIE DIRUTAM
REIPUBLICÆ ITALICÆ MODERATORES
P. P. CAPUCINIS PARECIÆ ET ECCLESIÆ RECTORIBUS
A. D. 1949 IN PRISTINUM STATUM RESTITUERUNT
E sotto lo stemma del fonditore:
PREMIATA
FONDERIA
DE POLI
VITTORIO
Dalla parte opposta:
F. S.
ABLATUM TEMPORE BELLI
A. D. MCMXL-MCMXLIV
RESTITUTUM PUBLICO
SUMPTU MCMXLVIIII
Sulla campana sono raffigurati il Crocifisso, l’Immacolata e San Paterniano.
Diametro campana: 59 cm.
Peso: 118 kg circa.
Nota: Mibemolle 4.
Portale "Ingegneria e
Campanologia" -
Autore -
Sommario
- Mappa del Sito -
Home
Bib-ST-000 - Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni tratto da monografia di Ing. Luca Paolini
Bib-ST-815 - Archivi Curie Marchigiane - Per gentile concessione di Ing. Luca Paolini di Osimo