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 Campane e concerti storici - Regione Lombardia

AREA II - ARCHIVIO STORICO (ARS)

Cap. ARS-H09 - Rassegna bronzi storici - Pag. ARS-H09.26

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2013 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina


 

(MI) - Cantone di Nerviano: Storia delle Campane

 

INDICE:

 

2007 - L'Oratorio di s. Anna a Cantone (Nerviano)

A Cantone, frazione di Nerviano, è eretto l'Oratorio di S. Anna in cui si trovano tre storiche piccole campane, restaurate nel 2007.

Di provenienza varia, si riportano le loro notizie storiche desunte dal bollettino parrocchiale "Senza Campanile", dell'ottobre 2007 (cfr. Bibliografia).

01 - La4

Diametro mm 405, emette un LA4 leggermente calante; è una campana prettamente ambrosiana, fusa dalla ditta Barigozzi di Milano nell’ormai lontano 1855, quando ancora il Lombardo-Veneto languiva sotto la dominazione viennese ed il Regno di Piemonte si trovava nel pieno della guerra di Crimea, al fianco delle potenze europee, contro l’impero russo.

La dedicazione della campana è a Sant’Anna. Così recita la supplica riportata sul sonante metallo: “S. Anna ora pro nobis”.

02 Mancante
03 - Do#5

Diametro di mm 316: percossa dal suo mobile batacchio diffonde un DO#5 particolarmente sonoro e squillante.

E' la più antica: stando ad un’iscrizione interna essa fu realizzata da mani sapienti nel lontano 1674, a Verona, nell’allora Repubblica di Venezia. Quell’anno saliva al trono polacco il grande sovrano Giovanni III Sobiesky, il liberatore di Vienna, che arginò definitivamente l’avanzata turca in Europa. Sulla campana si legge distintamente il nome della ditta: “Bartolomei de Pisenti” e l’ubicazione di quella officina veneta: “Veronen opus”.

Il bronzo mostra due motti latini:

- Uno tratto dal Vangelo di Giovanni recita: “Et Verbum Caro factum est, et abitavit in nobis” fa memoria dell’incarnazione di Dio nel grembo della Vergine e rimanda al compito primario delle campane liturgiche: annunciare quotidianamente i grandi eventi, che con l’incarnazione, sono iniziati nella storia degli uomini e l’hanno condotta a salvezza.

- L’altro motto si rifà alla devozione popolare, che voleva le campane suonate a stormo in occasione di temporali e tempeste di particolare intensità: “A fulgore et a tempestate libera nos Domine!”; tale scampanio si credeva allontanasse dai campi e dalle aie le sciagurate conseguenze degli elementi scatenati, tanto più temute nelle società agricole d’un tempo.

04 - Re5 Diametro di mm 295: emette il Re5.

Vide la luce presso la Fonderia V. Fei, probabilmente ai primi del XX secolo. Purtroppo non se ne conosce la data di nascita; tuttavia viaggia già sugli ottanta/novanta anni.

Tutte e tre le campane sono montate su ceppi lignei, col classico sistema detto “ambrosiano”.

 

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Bibliografia

Bib-ST-000 - Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni

Bib-ST-446 - Bollettino Parrocchiale "Senza campanile", Parrocchia Maria Madre della chiesa, Ottobre 2007, pag. 23

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