Famiglie di Fonditori storici - Regione Campania
AREA II - ARCHIVIO STORICO (ARS)
Cap. ARS-G04 - Rassegna fonditori storici - Pag. ARS-G04.02
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2013 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina
(SA) - Laurino: Cosma da Laurino
Per gentile concessione del Dott. Maurizio
Marotta, si presentano notizie storiche e opere di questo antico fusore di
campane.
Laurino, XIII-XIV sec.
Foto 01 - Il nome del fonditore "Cosma"
Il celebre fonditore Cosma (Cosmano o Cosmanus)
da Laurino, visse tra il XIII e il XIV secolo a Laurino del Cilento (SA),
producendo campane gotiche dalla caratteristica sagoma a pan di zucchero (Cfr.
in questo portale la pagina "I03.01
- Evoluzione storica delle Sagome").
Sono pervenute fino a noi alcune sue opere, qualcuna ancora
utilizzata, altre giacenti a terra fessurate. Nel comune
di Altomonte (Calabria) esiste una sua campana prodotta nel 1336, che ha
un'iscrizione la cui traduzione così recita: "Nell'anno del Signore 1336 mentre
governava il signore nostro Filippo Sangineto, nel diciannovesimo anno del suo
domino, Cosma De Laurino mi costruì". Il
committente della campana risulta essere un committente di rango, membro de
Consiglio di Reggenza della corte angioina di Napoli.
Foto
02 - La Campana della Chiesa di Santa Maria della Consolazione di Altomonte
Foto
03 - Dettaglio 01 della Campana di Altomonte: Riga superiore la data "A.D.
MCCCXXX... / Riga inferiore "Cosma De Lauri..."
Foto
04 - Dettaglio 02 della Campana di Altomonte - Riga superiore la data "...MCCCXXXVI
/ Riga inferiore "...De Laurino..."
Cosma alla corte di Roberto D'Angiò.
Un documento (*)
di spesa della corte angioina del 4 Aprile 1339, riporta la presenza a Napoli di
due campanariis magistri campanae magnae chiamati al Belforte (Castel
Sant'Elmo) per la fusione di una campana. Opere di Cosma sono
documentate anche nell'importante Duomo di Nola, dedicato a S. Paolino da Nola,
che la tradizione vuole essere colui che ha introdotto l'uso delle campane nel
culto cristiano. In una Visita Pastorale del
1615, effettuata da Mons. Giovanni Battista Lancillotti, conservata nel secondo
volume dell'archivio vescovile di Nola, così si legge: "Nec non
in eodem campanile sunt duo aliae campanae parvulae, in una ipsarum sunt sculptae
quattuor cruces: in alia vero sunt haec verba:
Cosmano de Laurino me fecit, quae quidem campanae parvulae
vulgariter nuncupantur li squilloni".
(**) Traduzione: "Ora non nello
stesso campanile ci sono due altre piccole campane, in una delle stesse sono
scolpite quattro croci, nell'altra ci sono queste parole: Cosma(no) di Laurino
mi fece, e queste piccole campane sono volgarmente chiamate "gli squilloni".
Foto 05 - Dettaglio del
documento del 1615 La campana citata non esiste
più, probabilmente rifusa o perduta dopo il 1615. Questa dicitura ha
tratto in inganno il prof. Carlo Ebanista, che nel testo "Dal fuoco all’aria.
Tecniche, significati e prassi nell’uso delle campane dal Medioevo all’età
Moderna, a cura di Fabio Redi e Giovanna Petrella, Pisa 2007", così scrive: "mentre la piccola campana
priva di data (oggi non più esistente) fu eseguita da Cosmanus de
Laurino (ossia Larino, in Molise) che forse va identificato con
l’autore del bronzo conservato ad Agnone nel Museo Storico della campana ". Il termine "LAVRINO" si
riferisce sempre a Laurino in Campania e non a Larino in Molise. Un'altra campana di Cosma,
come cita il prof. Ebanista (cfr. paragrafo precedente), è dunque presente nel
Museo storico della Campana "Giovanni Paolo II" di Agnone, che è il ricchissimo
museo delle campane ospitato dalla Fonderia Marinelli.
Foto 06 - La campana di
Cosma ad Agnone (immagine tratta dal
testo "L'introduzione della campana in Occidente" del prof. Carlo Ebanista
La più piccola è montata nel
campanile a vela della Chiesa dell'Annunziata e riporta la seguente scritta in
caratteri gotici: "COSMA DE LAURINO ME FECIT" con croci, tre pallini
verticali e decori rameici che concludono la frase. Purtroppo il drastico
intervento di restauro non è stato dei più felici.
Foto 07 - La campana di
Cosma nel campanile dell'Annunziata
Foto 08 - La campana di
Cosma nel campanile dell'Annunziata, dettaglio
Foto 09 - La campana di
Cosma nel campanile dell'Annunziata
Foto 10 - La campana di
Cosma nel campanile dell'Annunziata La più grande è montata
all'interno del campanile della chiesa di San Biagio. Possiede sei trecce
decorate con cordonature ed esse le consentono di stare appesa nella guglia
della torre, non raggiungibile (senza scale) dall'interno. Dall'esterno si legge comunque
chiaramente l'iscrizione, senza data: COSMA DE LAURINO
Foto 11 - La campana di
Cosma nel campanile di San Biagio
Foto 12 - La campana di
Cosma nel campanile di San Biagio, dettaglio
I due maestri sono
Martuccio da Venezia e Cosma da Laurino.
E' quindi documentata l'importanza di Cosma che viene chiamato a lavorare
direttamente nella capitale del regno.
Nel comune di Laurino, a maggior riprova dell'origine cilentina di Cosma,
esistono due campane da lui firmate, purtroppo senza data.
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Bib-ST-000 - Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni -
Rielaborazione di Ing. Arch. Michele Cuzzoni, per gentile concessione del Dott. Maurizio Marotta, delle pagine su "Cosma da Lurino" provenienti dal sito: http://www.zadalampe.com/ (Storia pubblica e privata a Laurino) - su indicazioni di Pippo Posillipo.Bib-ST-388 - C. Ebanista, L'introduzione della campana in Occidente
Bib-ST-389 - C. Ebanista, Dal fuoco all’aria. Tecniche, significati e prassi nell’uso delle campane dal Medioevo all’età Moderna, a cura di Fabio Redi e Giovanna Petrella, Pisa 2007Bib-ST-390 - (*): Il documento è in Mario Gaglione, Quattro documenti per la storia di Santa Chiara in Napoli, p. 403
- (**): la citazione del documento ci è stata fornita dal professor Luigi Iroso