Suono e tono della Campana individuale
AREA I - ARTE TECNICO-SCIENTIFICA (ATS)
Cap. ATS-J02 - Acustica della Campana - Pag. ATS-J02.18
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2012 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina
Figura 01: Campana di terza maggiore (2006) |
Un ramo speciale della serie di campane diverse è la campana terza maggiore, la cui struttura tonale è do3, do4, mi4, sol4, do5. La campana è stata dovuta all’ottimizzazione del computer (cfr. a pag. J02.09 "Il disegno della Campana") e trovata nel 1985. Ma le reazioni sono state molto diverse. Questo non è stato sorprendente, perché non solo era la terza volta, ma anche il suono della campana è stato cambiato. E ancora una volta non ci si può sorprendere, se si guarda la forma della campana (fig. 01, a sinistra). In particolare il rigonfiamento sul fianco era continuamente presente nelle discussioni. Successivamente è stato anche possibile dare una linea uniforme al nuovo fianco. Ma non aveva molta influenza sul suono. E’ difficile descrivere come il timbro della campana terza maggiore differisca da quella di terza minore. E’ certo che questa differenza si manifesta soprattutto durante il transitorio di attacco e appena poco dopo. Questa differenza era chiaramente anche lo svantaggio della campana terza maggiore. Questa campana non suona abbastanza in attacco. Ha qualcosa del suono per fare il passaggio tra lo stop e il pieno sviluppo del suono delle campane? Ricerche in questa direzione non hanno portato a nulla. |
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I-2 |
II-2 |
I-3 |
II-3 |
I-4 |
Modello 2002 |
Do3 |
Sol4 |
Mi4 |
Sib4 |
Do5 |
Modello 1985 |
Do3 |
Do4 |
Mi4 |
Sol4 |
Do5 |
Ma prima rivolgiamo un pensiero al momento più importante nella storia della prima campana terza maggiore, nata nel 1985.
Dieci anni dopo l’aspetto della campana terza maggiore era una versione completamente diversa dalla foto. In questa campana il suono è spinto fortemente dalle parziali. La tabella soprastante chiarisce questo punto. La campana ha una protuberanza che è diventata una quinta.
E’ stata ottenuta principalmente da una campana meno forte in modo da rendere fino alla metà del normale. Contemporaneamente ha portato la quinta armonica spostata fino alla settima (7/4 o sib -31 centesimi).
Finora è stato prodotto solo un carillon secondo questo modello nel 2002 per il Museo Nazionale di Carillon di Asten.
Infine si è osservato che la differenza di tono tra la Terza maggiore (I-3) e l’ottava (I-4), è due ottave sotto la fondamentale ed è do4. Come è illustrato a pag. J02.07 "La differenza di tono sul suono delle campane (3° suono di Tartini)", nella Terza minore si trova una Terza maggiore inferiore, cioè La2#. E’ una delle ragioni per cui l’armonico di Terza maggiore sia sperimentato nella campana. Alcuni non si rendono conto di ciò che gli altri fanno. In ogni caso è un grande vantaggio quando il carillon suona insieme con armonia. Ma anche si ha intellegibilità delle melodie.
I suonatori di campane tradizionali (con campane in terza minore) spesso avversano il carillon con campane in terza maggiore; ma ciò non dovrebbe accadere, trattandosi di una concezione di musica completamente differente.
Ma torniamo al modello della terza maggiore e vediamo ciò che può essere sbagliato. La risposta non è difficile, se ci rendiamo conto che ogni campana terza maggiore, il cui modello è stato sviluppato anche nel 2002, è che la dodicesima è troppo bassa, anche fino a 50 centesimi.
La conseguenza è ovvia: mentre il suono delle campane è stato creato dopo l’attacco, ma senza un tono di battimento, o almeno non in chiaro, il tono generale oscilla. Sembra banale, come se non molto tempo prima fosse stato possibile determinarlo. Tuttavia ci si dovrebbe rendere conto che la conoscenza del tono di battuta, almeno in situazioni diverse, è una scoperta recente.
Ma sulla base di tale conoscenza è ora possibile utilizzare il computer e ottimizzare la progettazione di una nuova campana terza maggiore e questa volta con una dodicesima giusta.
Il risultato (fig. 01 soprastante) è stato sorprendente, perché questa campana ha un bel suono e quindi è veloce a produrlo. Tuttavia alcuni vedono come un’obiezione il fatto che sia ritornato il rigonfiamento. Ciò era dovuto al fatto che non solo le cinque parziali principali sarebbero state più basse, ma anche la dodicesima. Un vero e proprio tour de force per un nuovo profilo di campana.
Figura 02: Campana di terza maggiore (2012)
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Bib-TS-000 - Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni
Bib-TS-246 - André Lehr - Een klankanalyse van de 16de-eeuwse Van Wou-klokken in de Domtoren te Utrecht (Asten, 1980)
Bib-TS-247 - André Lehr - Partial Groups in the Bell Sound. In: The Journal of the Acoustical Society of America , vol.79, 1986, blz.2000-2011
Bib-TS-248 - André Lehr - The designing of swinging bells and carillon bells in the past and present (Asten, 1987)
Bib-TS-249 - André Lehr - The tuning of the Bells of Marquis Yi. In: Acustica , vol.67, 1988, blz.144-148
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Bib-TS-251 - André Lehr - Profielconstructies van luid- en beiaardklokken in het verleden (Asten, 1991)
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Bib-TS-255 - André Lehr - Designing Chimes and Carillons in History. In: Acustica, 1997, vol.83, blz.320-336
Bib-TS-256 - André Lehr - Metaalkunde en Torenklokken. In: Metalen in Monumenten en Vernieuwbouw , Syllabus van de Studiedag van WTA, Nederland-Vlaanderen, Wetenschappelijk-Technische Groep voor Aanbevelingen inzake Bouwrenovatie en Monumentenzorg, op 21 november 1997 in het Provinciehuis te Antwerpen, blz.60-73
Bib-TS-257 - André Lehr - Campanologie. Een leerboek over klank en toon van klokken en beiaarden (Mechelen, 1997, 2de druk 1998)
Bib-TS-258 - André Lehr - The Geometrical Limits of the Carillon Bell. In: Acustica, vol.86, 2000, blz.543-549
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Bib-TS-260 - André Lehr - Geschiedenis van de campanologie (Asten, 2001)
Bib-TS-261 - André Lehr - Leerboek der Campanologie, 2007