Campane e concerti storici - Regione Toscana
AREA II - ARCHIVIO STORICO (ARS)
Cap. ARS-H16 - Rassegna bronzi storici - Pag. ARS-H16.06
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2009 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina
(MS) - Bagnone: Campane antiche del Castello
Il 5 Novembre
1935, furono smontate e rotte le tre vecchie campane del campanile principale
del Castello, che né pel suono né pel numero, rispondevano più all’importanza di
Bagnone.
Il peso complessivo
delle tre campane era di Kg. 925. Avevano delle decorazioni e immagini di nessun
valore.
La grossa
portava il millesimo 1728, l’immagine del Crocifisso, di vari santi e l’iscizione:
”Sonet vox mea in accribus tuis”.
La mezzana
portava la data 1830, l’immagine dell’Immacolata, una croce e il nome del
fonditore
Luigi De Fabianis.
La
piccola aveva pure la data 1830, l’immagine dell’Addolorata ed il nome del
suddetto fonditore.
Venne fatto
l’acquisto del nuovo concerto di cinque campane.
La mattina del 5
Dicembre 1935, vennero collaudate le cinque nuove campane, opera della Ditta
Paolo Capanni di Castelnuovo Monti.
(Nel 1846, Paolo
Capanni, bisnonno dell'attuale titolare Ing. Enrico, rileva l'antica fonderia di
campane "Betalli",
in Castelnovo nè Monti dal 1500.)
Erano state
provvisoriamente montate nella piazza della chiesa parrocchiale ed
il collaudo fu fatto alla presenza, quale intenditore, del Prof. Don Concina
Salesiano organista e maestro di musica nella chiesa di Nostra Signora della
Neve a La Spezia. Il collaudatore le dichiarava di esatta intonazione,
di sonorità severa e robusta...
L’intera spesa fu sostenuta
dalla popolazione e specialmente da due insigni benefattori. Fu fatta una fiera
di beneficenza che fruttò bene, oltre £. 4 000 (quattromila lire), molti fedeli
si tassarono di una quota mensile per un anno.
Ogni campana porta una dedica ed un’immagine.
- La prima: "S.
Niccolò" ha questa iscrizione: ”Vox me vox vitae, voco vos ad
sacra, venite”; indi segue il nome del Dott. Luigi Raffaelli e di alcuni
suoi famigliari avendo egli sborsato £. 7000. Discendente dello scrittore G. A.
Da Faie.
- La seconda: "S. Croce"
reca l’immagine dell'insigne reliquario di Bagnone, colle parole: “O
crux, ave spes unica, salva praesentem catervam”, acquistata con la
contribuzione popolare.
- La terza: "Madonna
del Pianto", porta l’iscizione: “Maria Virgo, protégé nos
donantes et orantes” coi nomi di coloro che hanno sborsato non meno di £.
500 e cioè il Senatore Ferdinando Quartieri, il Proposto Don Luigi Rosa, il
Prof. Dott. Maurizio Focacci, il Cav. Gioacchino Ghinetti, Albericci Marcello,
Cosci Emma.
- La quarta: "S. Giuseppe"
porta l’iscizione: “Non sit vobis vanum mane surgere ante lucem”, e
questa è destinata a suonare l’Ave Maria, ed è stata acquistata dalla
Parrocchia.
- La quinta: "S. Giacomo"
colla iscrizione: “Iacobi Moreni aere confecta” avendo egli
sborsato £. 2 000, cioè parte preponderante del prezzo.
Portale "Ingegneria e
Campanologia" -
Autore -
Sommario
- Mappa del Sito -
Home
Bib-ST-000 - Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni
Bib-ST-414 - Cronicus parrocchiale di Mons. Luigi Rosa