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 Campane e concerti storici - Regione Marche

AREA II - ARCHIVIO STORICO (ARS)

Cap. ARS-H10 - Rassegna bronzi storici - Pag. ARS-H10.004

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2019 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina


 

    Censimento 1941 - Comune di Palcano (PU) - Diocesi di Gubbio

 

   (PG) - Diocesi di Gubbio: Censimento delle Campane - di F. Cece

 

 

INDICE:

 

 

 

Il 1° marzo 1941, in ottemperanza alle disposizioni pervenute dai prefetti di Pesaro e Perugia, mons. Beniamino Ubaldi diramò una circolare con la quale invitava i parroci della diocesi di Gubbio a redigere un censimento delle campane di tutte le chiese ricadenti nel territorio diocesano. 
L’inventario doveva contenere l’indicazione della località, della chiesa, del peso della campana, della sua data di fabbricazione e della sua composizione specifica. In mancanza di documenti o per l’impraticabilità del campanile il vescovo consigliò di attribuire alle campane un peso a stima e una composizione generica.
Entro il 20 marzo gli elenchi furono spediti ai rispettivi destinatari: il prefetto di Pesaro per quanto riguarda il comune di Cantiano; il prefetto di Perugia per il resto della diocesi.
La lista, oltremodo interessante anche se abbastanza lacunosa (non tanto per l’incertezza delle leghe o dei pesi delle campane, ma soprattutto per la mancanza delle date e delle iscrizioni di cui molte di esse erano e sono dotate), è di eccezionale importanza perché comprende ben 336 campane.
Sarebbe auspicabile redigere, ad oggi, un nuovo inventario che, grazie alla tecnologia moderna e ai tempi più lunghi a disposizione, potrebbe rivelarsi assai interessante.
Non ho ritenuto opportuno appesantire il censimento con troppe note a margine come pure sarebbe stato possibile fare.
Oltre a quelle ospitate nei campanili delle chiese, il materiale documentario disponibile elenca a parte le quattro campane del Palazzo dei Consoli
[17] e le tre del Museo Civico[18].
Non ho trovato documenti su un’eventuale requisizione per causa di guerra, ho invece reperito una circolare della Sacra Congregazione del Concilio del 1942 su una “eventuale requisizione delle campane delle chiese”
[19].

 

INDICE

 

[17] Il Campanone, le due del doppio e la cosiddetta “scoletta”.
 
[18] - campane del museo civico;
       - campana della chiesa di Nogna -
ani dni mccxxxvi mse oct ubs (anni domini 1236 mensis octobris);
       - campana della chiesa di S. Maria di Burano -
sanctam spontaneam mentem honorem deo pati(r)ie liberationem mia de sasso ferrato me fecit MCVIII     Sotto la scritta è scolpito un Angelo che uccide Lucifero; dall’altra parte è l’immagine della vergine col Bambino.
       - campana della chiesa di s. felicissimo -
cristus rex venit in pace et deus homo, ubaldus fabrianus a.dni. MDCLXXVIII, factus est. Sotto la scritta sono scolpite quattro foglie oblunghe.
 
[19] Roma, 1° agosto 1942
Sacra Congregazione del Concilio
                           circolare
circa l’eventuale requisizione delle campane nelle chiese.

Eccellenza Rev.ma
Com’è noto all’Eccellenza Vostra Rev.ma, il Governo Italiano con regio decreto 23 aprile 1942, n. 505, ha stabilito di procedere ad una parziale e graduale requisizione delle campane delle chiese, eccettuandone, però, quelle delle chiese cattedrali e dei santuari e quelle di valore artistico o storico, ed avendo speciale riguardo per quelle delle chiese parrocchiali.
Attese tali disposizioni, è necessario fin d’ora accertare quali siano le campane aventi interesse artistico o storico, onde farle escludere dalla requisizione.
In vista di ciò, questa Sacra Congregazione del Concilio ritiene opportuno che l’Eccellenza Vostra inviti i parroci, i rettori e gli altri amministratori delle chiese, sia secolari sia anche religiose o regolari, esistenti in cotesta Diocesi, a redigere, ciascuno per proprio conto e con la massima sollecitudine, l’elenco delle campane che sono o si presumono di valore artistico o storico, per rimetterlo quanto prima a cotesta Curia.
Tale elenco dovrà essere corredato dalle seguenti indicazioni e documenti, cioè:
1° di copia (e preferibilmente calco) delle iscrizioni scolpite o poste in rilievo sulla campana, con l’indicazione della data di fusione e del nome del fonditore, nonché dei carattesi adoperati (latini, gotici, ecc.);
2° della descrizione (o calco) dei fregi decorativi;
3° della indicazione delle dimensioni della campana (cioè lunghezza alla bocca, e altezza fra la bocca e la sommità del corpo, esclusi così gli anelli terminali di sostegno);
4° delle eventuali altre notizie di particolare interesse della campana, e delle fotografie che fosse possibile eseguire.
Per non mettere, poi, in apprensioni cotesta buona popolazione, converrà che essa venga opportunamente avvertita che le dette operazioni non sono dirette alla requisizione  delle campane, ma invece allo scopo di ottenere dalla Autorità civile l’esenzione dalla requisizione delle campane medesime.
In base agli elementi  contenuti negli ellenchi sopra accennati, cotesta Curia, valendosi dell’opera del Consiglio Amministrativo Diocesano e della Commissione Diocesana dell’Arte sacra, procederà a quegli ulteriori accertamenti che l’importanza e la delicatezza della materia richieda, ed inviterà i predetti Organi a pronunciarsi sommariamente sul valore artistico o storico di ciascuna campana. Ne risulterà così un completo ragguaglio delle campane di pregio artistico o storico, le quali, perciò, dovranno rimanere escluse dalla requisizione.

A questo proposito è da tener presente che:

a) qualunque campana, la cui data di fusione sia anteriore al 1550, è per ciò stesso artisticamente pregevole. Tali campane si riconoscono dalla forma allungata e dal suono chiuso, oltrechè dalle scritte e dalle figurazioni decorative;
b) le campane commemorative di grandi avvenimenti religiosi o civili sono, già per questo solo, da considerarsi di interesse storico;
c) molte campane del 1600, del 1700 e del 1800 presentano accurate ornamentazioni; però, essendo queste generalmente eseguite su modelli abituali delle ditte fonditrici, tali campane non sono da considerarsi di speciale pregio, se non nei casi in cui le ornamentazioni si distinguano per notevole originalità artistica;
d) le campane che presentano un timbro di suono particolarmente pieno e dolce, oppure particolarmente vivace e brillante, sono pure da considerarsi di notevole pregio artistico. In alcune regioni, poi, si usò di costituire speciali gruppi di campane, facenti insieme un concerto artistico: nei casi in cui tali gruppi o concerti risultino particolarmente bene intonati, meritano di essere mantenuti integri;
e) in ogni tempo, anche recentissimo, insieme a campane di tipo corrente, ne sono state fatte altre di forma speciale; anche tra queste (quantunque posteriori al 1550) ve ne possono essere di vero pregio artistico.
Nei casi dubbi cotesta Curia potrà rivolgersi per consultazioni e chierimenti alla Pontificia Commissione Centrale per l’Arte Sacra (Città del Vaticano).
Quanto poi alle campane non escluse dalla requisizione, qualora l’Autorità civile, previa intesa con l’Eccellenza Vostra, procedesse alla requisizione delle medesime, cotesta Curia si assicurerà che all’atto della consegna delle campane ne sia rilasciata ai parroci, rettori o altri amministratori delle chiese la regolare dichiarazione scritta, firmata dalla stessa Autorità civile, a norma dell’art. 2 del citato regio decreto 23 aprile 1942, n. 505.
In attesa di un cortese cenno di assicurazione al riguardo, mi professo con sensi di particolare ossequio
dell’Eccellenza Vostra
aff.mo come fratello F. Card. Marmaggi, Prefetto
G. Bruno, Segretario.

 

INDICE

 

 

1 marzo 1941:

Circolare della Curia Vescovile di Gubbio

1 marzo 1941:

La Prefettura di Pesaro-Urbino al Vescovo di Gubbio

18 marzo 1941:

Il Vescovo Beniamino Ubaldi al Prefetto di Pesaro


INDICE

 

Curia Vescovile di Gubbio

Rev.do Sig. Parroco

per ordine superiore si deve fare immediatamente il censimento di tutte le campane di edifici destinati al culto. Senza suscitare inopportuni allarmismi nelle popolazioni (si tratta per ora solo di censimento e di una misura di precauzione) fatemi avere – non più tardi del 10 corr. – l’elenco delle campane esistenti nella vostra chiesa parrocchiale e in tutte le chiese e oratori esistenti entro i confini della vostra parrocchia, giusta il seguente specchio:

 

Località e Chiesa

Peso

Data di fabbricazione

Composizione specifica del metallo (se possibile)

Se questi dati non si trovassero negli archivi della parrocchia, metteteli assieme da Voi con una certa approssimazione. Il peso è facile verificarlo o calcolarlo; la data di fabbricazione, se non c’è, si indichi con la parola sconosciuta; per la composizione specifica del metallo si metta: tipo comune. Se aveste dei dubbi, portate personalmente i dati, che possedete, in Curia dove vi saranno forniti i necessari chiarimenti.

Quello che importa è che l’elenco sia presentato assolutamente non più tardi del 10 corr.

F.to + Beniamino Ubaldi, Vesc.°

P.S. Quelli che non hanno mandato ancora l’elenco delle Messe festive e binate del 1940, lo facciano subito; urgendo regolare i registri delle Messe.

 

TORNA A INDICE APPENDICE DOCUMENTARIA "C"

 

INDICE

 

 

 

Oggetto: Censimento delle campane di edifici destinati al culto.

Urgente

Il Sottosegretariato di Stato per le fabbricazioni di guerra comunica che è stata presa in esame la eventualità che in data più o meno prossima diventi necessario procedere alla rimozione e raccolta delle campane appartenenti ad edifici destinati al culto per far fronte alle sempre maggiori esigenze della produzione bellica e che, qualora si dovesse pervenire ad una tale decisione non si mancherebbe, naturalmente, di salvaguardare, fino al massimo possibile, gli interessi materiali e sopratutto spirituali che il provvedimento potrebbe ledere.

Pertanto – l’attuazione verrebbe graduata secondo l’effettivo fabbisogno, in modo da ridurre solo progressivamente e parallelamente la dotazione di tutti i campanili;

-   verrebbe, possibilmente, lasciata una campana, a scelta, in tutti i campanili;

-  sarebbero, comunque, escluse le campane aventi reale pregio storico od artistico, ed in linea di massima, quelle appartenenti a Santuari e Cattedrali;

-  lo Stato s’impegnerebbe, a guerra finita, di rifare le campane raccolte.

Tali criteri, che sarebbero, al caso, integrati da altri che l’esperienza suggerisse, si segnalano per ora a scopo informativo, giacché allo stato attuale appare solo necessario ed urgente procedersi ad un censimento delle campane, onde conoscere tempestivamente su quali quantità di bronzo può farsi assegnamento, in caso di bisogno, e per predisporre conseguentemente con piena cognizione un piano di raccolta che soddisfi contemporaneamente le esigenze belliche e quelle degli Enti di culto proprietari delle campane.

Ciò premesso, il predetto Sottosegretario interessa a mezzo di questo Ufficio le Eccellenze i Vescovi, affinché dispongono un censimento di tutte le campane esistenti nella Diocesi rispettive, indicando per ognuna:

     -         ubicazione (località e chiese);
-         peso;
-         data di fabbricazione;
-         composizione specifica del metallo (se possibile).

Poiché gli archivi parrocchiali ed in genere tutti gli archivi ecclesiastici sono tenuti con precisione ed ordine anche da epoche molto remote, è probabile che i dati in questione siano tutti conosciuti e registrati, sicché dovrebbe riuscire facile ed esauriente la raccolta.

Si prega anche di voler, a seguito del censimento, compiacersi disporre la compilazione di un duplice elenco:

1)     – quello di tutte le campane della Diocesi con le indicazioni sopra riportate;

2)     – quello delle campane che si riterrebbe di proporre per la esclusione da raccolta perché:

a)     – facenti parte di Santuari o Cattedrali;

b)     – di eccezionale valore storico od artistico.

Si fa presente al riguardo alle Eccellenze i Vescovi che si trovano in materia di fronte ed una ponderata decisione di massima già dovuta adottare – per ragioni di forza maggiore – dal Governo e per la cui esecuzione tuttavia in modo che le supreme ragioni di Stato possano armonizzarsi il più possibile con i legittimi interessi del culto e dei fedeli.

E’ necessario che gli elenchi in questione siano trasmessi a questo Ufficio con la più cortese urgenza ed in ogni caso, non oltre il 20 marzo p.v.

Quei Vescovadi che hanno giurisdizione in Comuni appartenenti a diversa Provincia, basterà naturalmente che limitino gli elenchi da trasmettersi a questo Ufficio alle campane comprese nelle località appartenenti a questa Provincia.

IL PREFETTO
f.to (illeggibile)

 

TORNA A INDICE APPENDICE DOCUMENTARIA "C"

 

INDICE

 

 

In conformità alla Vostra nota del I° corrente N° 41981 pregiomi inviarVi un duplice elenco delle campane degli edifici di culto di questa Diocesi nel Comune di Cantiano, compreso in cotesta Provincia.

Ritengo opportuno farVi notare che i dati relativi al peso sono approssimativi, basati generalmente sul calcolo, non essendo agevole una precisa verifica mediante pesatura, per la quale sarebbe occorso spostare le campane dalla loro impalcatura. Comunque i Parroci mi hanno assicurato che si sono tenuti il più possibile prossimi al vero.

Con osservanza

+ Beniamino Ubaldi
             Vescovo

 

TORNA A INDICE APPENDICE DOCUMENTARIA "C"

 

INDICE

 

 

COMUNE DI PALCANO (PU)

Località e Chiesa

Peso

Data di Fusione

Lega metallica 

Palcano: Chiesa Parrocchiale

kg    70

sconosciuta

bronzo comune

                   idem

kg    30

sconosciuta

bronzo comune

 

+ Beniamino Ubaldi 
         vescovo

 

TORNA A INDICE APPENDICE DOCUMENTARIA "C"

 

INDICE

 

 

 



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Bibliografia

Bib-ST-000 - Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni

Bib-ST-374 - ( L’ ) Antica Arte del Suonare il Campanone della Città di Gubbio, di V. Ambrogi, M. Farneti, Roma 1992

Bib-ST-375 - Campanari. I Maestri del Silenzio, Gubbio 2003

Bib-ST-376 - Ubaldo Petrini alias Giurancavallo, di F. Cece, in “L’Eugubino”, a. LIV (2003), n. 5, pp. 22-23

Bib-ST-377 - F. Cece, P. Ghirelli, E.A. Sannipoli, L'edicola e la statua di Sant'Ubaldo in Corso Garibaldi, Gubbio 1994.

Bib-ST-378 - F. Cece, E.A. Sannipoli, La Chiesa e il Convento di Sant’Agostino in Gubbio, Gubbio 2001.

Bib-ST-379 - P.L. Menichetti, I Ceri di Gubbio dal XII secolo, Città di Castello 1982.

Bib-ST-380 - P.L. Menichetti, Storia di Gubbio dalle origini all’Unità d’Italia, 2 voll., Città di Castello 1987.

Bib-ST-381 - G.M. Nardelli, Il Sistema Metrico Decimale: uno dei prodotti della Rivoluzione Francese, Bologna 1989.

Bib-ST-382 - E.A. Sannipoli, Giurancavallo, in “L’Eugubino”, a. XLVIII (1998), n. 3, pp. 121, 123.

Bib-ST-383 - C. Spaziani, La Chiesa e l’Abbazia di S. Pietro in Gubbio, Gubbio 1966.

Bib-ST-384 - C. Spaziani, La Chiesa e l’Abbazia di S. Pietro in Gubbio, Gubbio 1976.

Bib-ST-385 - A.G. Stasi, Una morte dimenticata: Andrea Ronchi, detto “Tittone”, in “L’Eugubino”, a. XLIV (1993), nn. 3-4, p. 37.

Bib-ST-386 - E. Tabarrini, Bicentenario del Campanone del Palazzo dei Consoli. 1769-1969, Gubbio 1969

Bib-ST-387 - A.M. Trepaoli, Castiglione Aldobrando. Una memoria millenaria, Perugia 2005

 

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