Campane e concerti storici - Regione Lombardia
AREA II - ARCHIVIO STORICO (ARS)
Cap. ARS-H09 - Rassegna bronzi storici - Pag. ARS-H09.28
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2013 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina
Questo interessante testo riportato negli Annali di Storia Patria del 1937,
autore Don Luigi Salamina, riferisce notizie interessanti sulle (allora) campane
storiche del Duomo di Lodi, le loro vicissitudini e notizie interessanti sugli
usi storici delle campane dipendenti dalla Chiesa Metropolitana di Milano e
sull'originaria collocazione dei campanili di alcune zone lombarde fino al XVI
secolo. Si riportano, in copia
fotostatica adattata, le pagine di questa breve ma ricca pagina di storia delle
campane lodigiane, con alcuni commenti di Michele Cuzzoni.
Notizie interessanti del XIII secolo sulla figura del custode del duomo, cioè una specie di sagrestano. "Dopo la messa (presumibilmente del mattino presto) deve suonare terza, sesta e nona [...] deve suonare la campana delle ore". [...] "Se le funi delle campane o i batacchi o la cinghia di cuoio dei batacchi si rompono, o necessitassero di nuovi, deve provvedere ad aggiustarli a sue spese". Nel 1373 (30 marzo) si dice che si convoca il Consiglio del Comune col suono delle campane. Nel 1413 si dice che nel triduo della settimana santa non si suonano le campane bensì la tube (grossi tromboni dalla cima del campanile.
Notizie interessanti sulla collocazione del campanile del duomo di Lodi. Il campanile originario era collocato al centro sulla volta della cattedrale, nella stessa posizione in cui si trovava quello della Cattedrale Metropolitana di Milano. (Notizia del 4 maggio 1522). Ciò indica che in antico, era prassi dell'architettura religiosa dipendente dalla matrice milanese, di "copiare" gli elementi strutturali del duomo di Milano. (Cfr. pagina successiva).
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Nel sacco di Lodi del 4 maggio 1522 fu incendiata la base del campanile per uccidere i notabili della città ivi rifugiatisi. In tal frangente si incendiò il castello delle campane, per cui le stesse caddero a terra fondendo, tranne la più grande denominata così nel 1705 la "Vecchia". Nel 1522 le campane erano 6: le cinque distrutte più la Vecchia. La tonalità del concerto aveva la maggiore (la "Vecchia") in Fa#3 calante; sembra che non fossero intonate tra loro ma fossero soltanto un insieme di note diverse. Il Vescovo Geronimo Sansone voleva costruire un nuovo campanile altrove, ma essendo la spesa ingente e molto scarse le finanze, preferì riparare la volta e ricollocare le campane nella stessa posizione. Ne furono fuse 4 nuove, mentre nel 1523 se ne aggiunse una più grande.
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Il nuovo campanile era solo una struttura provvisoria, che si rivelò ben presto inadatta a sopportare le forze esercitate dal moto delle campane. Così fu demolita la volta e il relativo campanile. Il nuovo campanile fu iniziato nel 1530 e terminato nel 1555. Nel 1555 le campane installate furono 4.
Il Sinodo della Chiesa di Milano (convocato nel 1565 da San Carlo Borromeo) prescrive, riguardo ai campanili: "[...] Questa torre, se è di una chiesa cattedrale deve avere 7 o 5 campane al minimo; per essere distinta dalle altre chiese quando suona a concerto (Parte IV e XXVI).
Secondo l'Autore le Quattro Campane del 1555 sono: 1) Campanone - Fusione del 1523 - Rottura nel 1622 - Seconda Fusione 1622 - Rottura nel 1915 - Terza Fusione nel 1920. 2) Secondo Campanone - Fusione del 1447 - Nota Fa#3 - Denominata la "Vecchia" - Rottura nel 1934 - Ancora appesa nel 1937 ma era muta. 3) Terza campana - Fusione del 1523 - Rottura nel 158? - Seconda fusione nel 1584. 4) Quarta Campana - Fusione del 1552 - Rottura nel 193? - Denominata la "Renga", installata in apposita torre già nel 1759, come scrive il Robba. - Non appesa nel 1937. |
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Nel 1937 le campane sono 6 ed hanno le seguenti caratteristiche: 1) Campanone - Di sagoma tozza - Nominale: Reb3 crescente - I Fusione 1523 - Rifusione 1920. Iscrizioni: IHS - MA - Quae Hier. Sansono Pont. et Rep. Lauden, una cum venerab, clero pecunias conferentibus post atrociss, depredationem absoluta est opa Calisti Muzani 1523. Hac confracta illico expensis Fabriace Praefectis Bassiano Boldono, Septimio Ponterolo, Ugolotto Bonomo, Bassiano Baraterio MDCXXII M,e Aprili F. M. Ang. Seghitius Eps. Laurentius et Jacobus Antonius eius nepos de Mirris Mediol, hoc opus fecerunt. Aggiunta dopo seconda fusione nel 1920: "Confracta haec anno MCMXV maximo in saeculis bello italicum arripiente die inito victricis pacis anno MCMXX unitatem spiritus impetratura revixit pietate ac aere omnium ordinum civium Petro Zanolini Antist. Aemilio Fontanella Archiprest. Can.co Abel Tornielli Bergamaschi Carolo Villa Josepho Lombardo Antonio Genarelli Aloysio fabricae Praefectis". 2) Secondo Campanone - Di sagoma allungata, labbro tozzo - Nominale Fa#3 calante. Denominata "Vegia" nei manoscritti - I Fusione 1447. Collocata in torre all'epoca di scrittura di questo documento (1937) - Rotta nel 1934 - Ora nel museo civico di Lodi. Iscrizioni: Fascia superiore - Caratteri gotici maiuscoli del 1400 VOX + DOMINI + SUPAQS + PETRUS ANTONIUS + DE + AST + ME + FECIT MCCCCXLVII Immagini: Stemma grande di Lodi - Stemma piccolo del visconti con F + M (forse Filippo Maria Visconti) Tre immagini riquadrate di: S. Bassano, Madonna, Gesù Paziente (Monte di Pietà) 3) Terza Campana - Di sagoma elegante - Nominale Sol3 crescente. Denominata "Cecona". I Fusione 1533 Iscrizioni: F CURA E IMPEN MUNIF COMUNTIS LAUDAE AN MDLXXXIII F LUDOVICO TABERNA PRESULE OVES BENE GUBERNANTE REFECTA |
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4) Quarta Campana - Di sagoma elegante - Nominale La3 crescente. Denominata "Defenda". I Fusione 1612. Iscrizioni: Prima riga: IHS - MARIA AD HONOREM DEI - ET - SANCTI - BASSIANI - VOX DOMINI SUPER (*) Seconda riga: PAULUS - V - ET - LVD - TAB - PRAES - LAUD - IMPEN - ILL COM - LAUD - ANNO - MDCXII - AQUAS (*) (*): I due termini "Super Aquas" sono sdoppiati nelle due righe. 5) Quinta Campana - Di sagoma elegante - Nominale Sib3. Denominata "Bassana". I Fusione 1584. Iscrizioni: F SONET VOX TVA IN AURIBUS MEIS CURA E IMPEN MCAE COMUNTIS LAVDAE 1584
6) Sesta Campana - Di sagoma elegante - Nominale Reb4 crescente. Denominata "Violina". I Fusione 1613. Iscrizioni: IHS - MARIA - AD HON - DEI - ET S- BASS - VOX DNI - SUPER - AQUAS - PAVLVS - V F ET LVD - TAB - PRAES - LAVD - IMPEN - ILL - COM - LAVD - ANNO MDCXIII Immagini: S. Giovanni Battista e S. Bassano riquadrate. S. Bassano, Stemma città, S. Ambrogio
7) Settima Campana - Denominata "Renga". I Fusione 1552. Iscrizioni: TINTINABULIS HUIUS SONUS JUSTITIAM CLAMANTIS COMUNIBUS LAUDENSIS MDLII Nota: Era la campana che adunava l'Arengo (Consiglio Municipale) e le condanne a morte. Ora collocata nel museo civico |
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Bib-ST-000 - Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni
Bib-ST-617 - Campane del Duomo, Archivio Storico per la Città e i Comuni del Circondario e della Diocesi di Lodi, 1937