Campane e concerti storici - Regione Lombardia
AREA II - ARCHIVIO STORICO (ARS)
Cap. ARS-H09 - Rassegna bronzi storici - Pag. ARS-H09.23
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2013 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina
(LO) - Maleo - Le Campane di SS. Gervasio e Protasio (XIX/XX sec.)
Le nuove Campane Luigi Ottolina di Seregno: dal 1948 ad Oggi
[...] Dal Libro delle Ordinazioni Capitolari, all'anno 1724, si legge che "la
campana capitolare di soli pesi quattro e mezzo non [essendo] conveniente ad un
campanile così grande e magnifico" venne rifatta più pesante con il contributo
del Sig. Carlo Bassano Schinchini.
Nel 1882, ai tempi dell'Arciprete Don Lorenzo Moro, "per il disuso di qualche
bronzo che per fessura non rispondeva più al primitivo suono", venne deciso di
rifare il concerto di campane. Il lavoro venne commissionato alla
Fonderia Bizzozero di Varese, alla quale vennero anche consegnate quattro
vecchie campane. Le nuove vennero installate nel maggio dell'anno successivo ed
il pagamento fu completato nel 1885.
La Fonderia incaricata di costruire le nuove fu quella della
Ditta Luigi Ottolina di Seregno, la quale per meglio intonare l'intero
concerto fuse cinque campane nuove ritirando tre delle vecchie.
Padrini delle singole campane furono: il Sindaco Rag. Giuseppe Gorla, il
Marchese Dario Biandrà Trecchi, l'Ing. Pio Colombani, il Sig. Ernesto Olivari ed
il Sig. Egidio Guarneri.
Il Sistema di Suono è l'Ambrosiano. Sono presenti: Sistema computerizzato per il suono a concerto, a
distesa, a rintocco con elettrobattenti.
Le campane a quei tempi servivano anche per "avvertire il pubblico dell'ora in
cui aveva luogo la pubblica vaccinazione nonché dell'arrivo in Paese
dell'Esattore per la riscossione delle imposte" e per chiamare i fanciulli alla
pubblica scuola. Inoltre la campana maggiore, "prospiciente verso la Piazza"
serviva mediante "opportuni e prolungati rintocchi, come si è fin qui praticato,
per chiamare a raccolta i conterrazzani nel caso di qualche incendio".
Alcune di queste campane suonarono fino al tempo della seconda guerra mondiale,
quando vennero requisite "per essere distrutte nel fuoco e rinascere - da
strumenti dolcissimi di pace che erano - quali armi di guerra possenti e
crudeli". Inutili furono gli sforzi ed i tentativi fatti dall'Arciprete Mons.
Fiorenzuola e dal Marchese Dario Biandrà Trecchi per evitare ciò in
"considerazione dell'insignità della Chiesa".
All'11 novembre 1942 le campane "scendevano rapinate dalla nostra magnifica
torre", rimosse e ritirate dalla
Ditta D'Adda di Crema, all'uopo incaricata, che alle due maggiori (del
campanile principale) aveva aggiunto anche la campana già tolta dal campanile
della Chiesa dell'Annunciata: rimasero solo le tre campane minori.
Mons. Fiorenzuola, che nel mese di luglio dell'anno successivo andò a Crema
presso la Fonderia D'Adda per seguire la sorte delle campane ritirate, scriverà
poi nei suoi appunti che "erano state fatte a pezzi e spedite ad Amburgo
(Germania) nel mese di maggio".
Terminò la guerra e le campane sulla torre vennero ripristinate.
La stampa del tempo scriveva: "su due camions infiorate come spose...entravano
in Paese al pomeriggio domenica 27 giugno 1948. Erano attese, e quanti occhi
luccicavano per commozione... Il giorno 4 luglio vennero consacrate da S.E.
amatissimo nostro Vescovo Mons. Pietro Calchi Novati".
Le cinque campane sono intonate nella scala maggiore di Sib2.
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Bib-ST-000 - Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni
Bib-ST-614 - Testo tratto dalle "Notizie storiche intorno alle Campane di Maleo" - Sito internet parrocchiale del 2001 (http://digilander.iol.it/maleo1/page8.html - sito non più esistente nel 2022).