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 Campane e concerti storici - Regione Lombardia

AREA II - ARCHIVIO STORICO (ARS)

Cap. ARS-H09 - Rassegna bronzi storici - Pag. ARS-H09.23

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2013 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina


 

(LO) - Maleo - Le Campane di SS. Gervasio e Protasio (XIX/XX sec.)

 

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[...] Dal Libro delle Ordinazioni Capitolari, all'anno 1724, si legge che "la campana capitolare di soli pesi quattro e mezzo non [essendo] conveniente ad un campanile così grande e magnifico" venne rifatta più pesante con il contributo del Sig. Carlo Bassano Schinchini.

 

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Nel 1882, ai tempi dell'Arciprete Don Lorenzo Moro, "per il disuso di qualche bronzo che per fessura non rispondeva più al primitivo suono", venne deciso di rifare il concerto di campane. Il lavoro venne commissionato alla Fonderia Bizzozero di Varese, alla quale vennero anche consegnate quattro vecchie campane. Le nuove vennero installate nel maggio dell'anno successivo ed il pagamento fu completato nel 1885.


Le campane a quei tempi servivano anche per "avvertire il pubblico dell'ora in cui aveva luogo la pubblica vaccinazione nonché dell'arrivo in Paese dell'Esattore per la riscossione delle imposte" e per chiamare i fanciulli alla pubblica scuola. Inoltre la campana maggiore, "prospiciente verso la Piazza" serviva mediante "opportuni e prolungati rintocchi, come si è fin qui praticato, per chiamare a raccolta i conterrazzani nel caso di qualche incendio".


Alcune di queste campane suonarono fino al tempo della seconda guerra mondiale, quando vennero requisite "per essere distrutte nel fuoco e rinascere -  da strumenti dolcissimi di pace che erano - quali armi di guerra possenti e crudeli". Inutili furono gli sforzi ed i tentativi fatti dall'Arciprete Mons. Fiorenzuola e dal Marchese Dario Biandrà Trecchi per evitare ciò in "considerazione dell'insignità della Chiesa".


All'11 novembre 1942 le campane "scendevano rapinate dalla nostra magnifica torre", rimosse e ritirate dalla Ditta D'Adda di Crema, all'uopo incaricata, che alle due maggiori (del campanile principale) aveva aggiunto anche la campana già tolta dal campanile della Chiesa dell'Annunciata: rimasero solo le tre  campane minori.


Mons. Fiorenzuola, che nel mese di luglio dell'anno successivo andò a Crema presso la Fonderia D'Adda per seguire la sorte delle campane ritirate, scriverà poi nei suoi appunti che "erano state fatte a pezzi e spedite ad Amburgo (Germania) nel mese di maggio".

 

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Terminò la guerra e le campane sulla torre vennero ripristinate.

La Fonderia incaricata di costruire le nuove fu quella della Ditta Luigi Ottolina di Seregno, la quale per meglio intonare l'intero concerto fuse cinque campane nuove ritirando tre delle vecchie.

 


La stampa del tempo scriveva: "su due camions infiorate come spose...entravano in Paese al pomeriggio domenica 27 giugno 1948. Erano attese, e quanti occhi luccicavano per commozione... Il giorno 4 luglio vennero consacrate da S.E. amatissimo nostro Vescovo Mons. Pietro  Calchi Novati".

Padrini delle singole campane furono: il Sindaco Rag. Giuseppe Gorla, il Marchese Dario Biandrà Trecchi, l'Ing. Pio Colombani, il Sig. Ernesto Olivari ed il Sig. Egidio Guarneri.


Le cinque campane sono intonate nella scala maggiore di Sib2.

 

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Il Sistema di Suono è l'Ambrosiano.

Sono presenti:

  • Sistema computerizzato per il suono a concerto, a distesa, a rintocco con elettrobattenti.

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Bibliografia

Bib-ST-000 - Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni

Bib-ST-614 - Testo tratto dalle "Notizie storiche intorno alle Campane di Maleo" - Sito internet parrocchiale del 2001 (http://digilander.iol.it/maleo1/page8.html - sito non più esistente nel 2022).

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