Campane e concerti storici - Regione Lombardia
AREA II - ARCHIVIO STORICO (ARS)
Cap. ARS-H09 - Rassegna bronzi storici - Pag. ARS-H09.09
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2011 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina
(MI) - San Giuliano M. Fraz. Civesio: Le Campane
Domenica 8 luglio 2007 è stato un giorno di festa: le campane della Chiesa, dopo un lungo restauro, sono tornate nella nostra piccola frazione! Hanno atteso due notti sul sagrato e sono state poi benedette domenica, al termine della S. Messa.
Con una piccola cerimonia tenuta dal parroco don Enzo, alla presenza di alcune autorità del Comune e di una piccola folla di credenti, è stato festeggiato un restauro che ha portato alla totale sostituzione dei meccanismi che le facevano funzionare, ma che non ha interessato le campane vere e proprie, che sono rimaste quelle del 1822 e del 1970.
Alla fine della cerimonia, per festeggiare e coinvolgere appieno i credenti, è stato fatto un rinfresco, un’occasione per far festa ma anche per parlare ‘tra noi cittadini’ dei problemi del paese e dei progetti che sono in corso per risolverli. E’ stata anche una possibilità di poter toccare con mano le campane restaurate, per capire cosa fosse stato fatto di nuovo... ma soprattutto perché, si dice, portano fortuna!
Le campane sono state rimontate nel campanile lunedì 9 luglio e sono tornate ufficialmente a suonare domenica 15.
Ogni campana ha scritta una frase in latino sulla propria struttura. In molti ci siamo chiesti il significato. Averle potute avere così vicine, ci ha tolto la curiosità.
La prima campana, quella più grande di tutte, ha scritto: Ut fructus terr(a)e dare et conservare digneris (Perché tu ti degni di dare e conservare i frutti della terra).
La seconda: Sanctus SUS SUS Deus fortis et immortalis miserere nobis (Dio Santo Forte e Immortale abbia pietà di noi).
La terza (Comerio ?), datata 1822: A fulgure et tempestate libera nos domine (Liberaci o Signore dal fulmine e dalla tempesta)
La quarta, firmata da Michele Comerio nel 1822: Ora pro nobis S. Marta Maria Mater (Prega per noi Santa Marta Maria Madre).
Ecco le norme per il suono delle campane e dell’orologio.
Suono dell’Angelus: ore 8, 12, 19 (feriali e festivi).
Morte del Signore: ogni venerdì non festivo alle ore 15.
Celebrazioni liturgiche: 15 minuti prima di ogni celebrazione (Sinassi eucaristiche feriali e festive, Battesimi, Matrimoni, Funerali, ecc.)
Celebrazioni solenni e domenica mattina: 45, 30 e 15 minuti prima della celebrazione.
Annuncio di morte: 7 tocchi e rintocchi.
Veglia di Natale: 45, 30 e 15 minuti prima della celebrazione.
Annuncio Pasquale della Risurrezione: distesa solenne.
Orologio: dalle ore 8 alle ore 21.
Chiara Giuliani
Portale "Ingegneria e
Campanologia" -
Autore -
Sommario
- Mappa del Sito -
Home
Bib-ST-000 - Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni
Bib-ST-608 - Monografia sec. XXI di Chiara Giuliani sul Bollettino Parrocchiale