Campane e concerti storici - Regione Lombardia
AREA II - ARCHIVIO STORICO (ARS)
Cap. ARS-H09 - Rassegna bronzi storici - Pag. ARS-H09.07
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2011 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina
(BS) - Castenedolo: Il Campanile e le Campane
Nel 1840 la bellissima, artistica chiesa parrocchiale era
finita e destava la meraviglia di quanti venivano anche da lontano ad ammirarla.
Ma quel vecchio campanile stonava, aveva l’aspetto d’un nano a guardia di un
gigante e le campane vecchie di circa sei secoli per quanto si sforzassero di
suonare non riuscivano a interpretare e ad esprimere la gioia e l’orgoglio che
la gente aveva in cuore. Lo sforzo di generosi sacrifici che avevan fatto tutti per la
fabbrica della chiesa, però non permetteva al Parroco di richiederlo ancora per
il campanile, tanto più che gli anni non erano sempre prosperosi. La popolazione attese con pazienza 23 anni ancora e poi si
diede da fare. Si tornò a far la raccolta del fieno, dei bozzoli, dei cereali e
delle uova che vendevano e mettevano poi da parte il ricavato, sognando il
campanile e le squillanti campane. Raccontavano i vecchi che anche i più poveri
volevano concorrere alla nuova spesa e il giorno della raccolta delle uova
invece di un uovo a pranzo, ne mangiavano mezzo ciascuno per poter dare
anch’essi alcune uova per il campanile. Finalmente nel 1863 il Parroco e la Fabbriceria chiesero
all’antica Ditta
Giorgio Pruneri di Grosio in Valtellina il progetto per n. cinque campane nuove e belle
degne della chiesa. Ma tutti si chiedevano: il nuovo campanile dove lo faranno?
E ce lo chiediamo anche noi perché non se ne parla in nessun documento. La
risposta viene leggendo il progetto della Ditta Bruneri che inizia così la
relazione: « A corredo del progetto compilato dal sottoscritto Ingegnere del
nuovo concerto di n. cinque campane da collocare sul campanile recentemente
rialzato annesso alla chiesa parrocchiale di Castenedolo... » (segue la
relazione che qui non si riporta). Quella affermazione: recentemente rialzato
non lascia dubbi che almeno la base fosse ancora quella del vecchio campanile
rimasto allo stesso posto. Vediamo infatti che il campanile non è sullo stesso
piano della nuova chiesa, ma sul piano dell’antica che guarda più a nord. Fu
dunque rialzato per proporzionarla alla nuova chiesa. Che il campanile sia stato
rialzato lo prova ancora il quadrante di pietra con segnate le 24 ore che si
vede sulla parete del campanile stesso che guarda il retro della chiesa e che è
poco più sotto del punto d’inizio dell’innalzamento che fu effettuato e finito
col nuovo castello delle campane. Certo era l’orologio della vecchia chiesa. Approvato il progetto, il Parroco e la Fabbriceria ordinarono
la fusione delle cinque campane alla giù menzionata Ditta Giorgio Pruneri e il
castello delle campane alla Ditta Fratelli Pagani−Fogliano (Bergamo). Nel 1864
erano pronte e pesavano complessivamente Kg. 5.360. Con i mezzi di allora
possiamo pensare quale fatica avranno fatto a tirarle sul campanile. I vecchi
dicevano che avevano fatto delle lunghe passerelle, altri ponti in dolce pendìo
intorno al campanile per spingervi le campane con rulli. Ora non c’è più nessuno
che può dire come han fatto. La cerimonia dell’inaugurazione e del battesimo
delle campane con i nomi: S. Bartolomeo, S. Maria, S. Marta, S. Giuseppe e S.
Maddalena fu commovente e festosa. Le campane ebbero madrine e padrini, ma i
loro nomi non si trovano in nessun documento. Si narra che la sera della festa
un gruppo di allegri giovinotti salirono sul campanile illuminato a mangiare e a
bere in letizia mentre le campane suonavano a distesa. C’è da meravigliarsi che
non si siano assordati e intontiti. Dal 1963 per iniziativa del Parroco Don Zanetti le campane suonano
automaticamente mosse da un impianto elettronico.
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Bib-ST-000 - Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni
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