Famiglie di Fonditori storici - Regione Veneto
AREA II - ARCHIVIO STORICO (ARS)
Cap. ARS-G20 - Rassegna fonditori storici - Pag. ARS-G20.44
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2008 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina
(VR) - Verona - Magister Jacobus - di Nicola Patria
Verona, secolo XIV.
A Verona esisteva, nel settore della fusione di
campane, nel 1370 Magister Jacobus.
L’epiteto può sembrare esagerato ma la quantità, la qualità e le
dimensioni di campane fuse da questo nostro grande concittadino ne attestano
indubbiamente le capacità artistiche, il coraggio ed un carattere aperto alle
innovazioni ed alle sperimentazioni. La forma dei suoi bronzi è a “pan di
zucchero”, stretta ed alta, tipicamente medievale. Il suono è deciso, brillante
ed avvolgente. Sui suoi bronzi una V trifogliata omaggia la sua città.
Si ricordano le sue opere più famose.
La prima misura circa 50 centimetri di diametro ed
è tutt’oggi in servizio sullo splendido campanile di
Borghetto sul Mincio (Vr).
Un’altra, del peso di 150 Kg, è ancora in attività
sulla
torre della cattedrale di Verona.
Quella fusa per la torre del Gardello, che ospitò
uno dei primi orologi a rintocchi, fu per l’epoca un’opera titanica: il grande
bronzo emette la nota Fa3 e pesa 1800 Kg. Il giorno della colata, 25 Luglio
1370, il nostro Jacopo adottò diversi accorgimenti per la buona riuscita del
lavoro: la pulizia della parte bassa di bronzo, per rendere più pura la
vibrazione, ed una pausa di fusione una volta che il getto arrivò all’altezza
delle trecce, allo scopo dare il tempo alla massa bronzea depositata di
assestarsi. La bellissima campana si trova al museo di Castelvecchio ed un
appassionato non può che provare una forte emozione nel poterla vedere, toccare
e contemplare nelle sue dolci forme. Una sicura ammirazione è dovuta al suo
audace artefice: il mago delle campane.
Portale "Ingegneria e Campanologia"
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Bib-ST-000 - Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni
Bib-ST-339 - Monografia di Nicola Patria