Liturgia e usi
AREA I - ARTE TECNICO-SCIENTIFICA (ATS)
Cap. ATS-R02 - Liturgia e usi - Pag. ATS-R02.01
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2014 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina
Rituale Romano: 49. Benedizione delle Campane e di una Torre
1455. Risale all'antichità l'uso di ricorrere a segni o a suoni
particolari per convocare il popolo cristiano alla celebrazione liturgica
comunitaria, per informarlo sugli avvenimenti più importanti della comunità
locale, per richiamare nel corso della giornata a momenti di preghiera,
specialmente al triplice saluto alla Vergine Maria. La voce delle campane
esprime dunque in certo qual modo i sentimenti del popolo di Dio quando esulta e
quando piange, quando rende grazie o eleva suppliche, e quando, riunendosi nello
stesso luogo, manifesta il mistero della sua unità in Cristo Signore.
1456. Dato lo stretto rapporto che hanno le campane con la vita del popolo
cristiano, si è diffusa l'usanza, opportunamente conservata ancor oggi, di
benedirle prima di sistemarle sulla torre campanaria.
1457. Le campane da benedire si devono sospendere o collocare nel luogo
designato in modo che, all'occorrenza, si possa comodamente girar loro intorno e
suonarle.
1458. Tenute presenti le diverse situazioni locali, le campane si benedicono
in giorno festivo fuori della chiesa o anche dentro di essa, secondo il rito qui
proposto ai nn. 1461-1475. Se invece si ritiene opportuno benedirle all'inizio o
durante la Messa, il rito di benedizione si svolge come indicato al n. 1476.
1459. Il rito qui proposto può essere usato dal vescovo e dal presbitero.
l460. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali,
si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
Se il rito è lodevolmente presieduto dal vescovo, si facciano gli adattamenti
del caso.
INIZIO
1461. Quando tutti sono
riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento. Poi tutti
si fanno il segno della croce, mentre il sacerdote dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
1462. Il sacerdote saluta
i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza dalla
Sacra Scrittura:
La grazia del Signore nostro
Gesù Cristo,
l'amore di Dio Padre,
che ci convoca nell'unica Chiesa,
e la comunione dello Spirito Santo,
Sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
1463. Il sacerdote, o un
altro ministro idoneo, introduce il rito di benedizione con queste parole o
altre simili:
La nostra chiesa è dotata di
un nuovo concerto campanario. Oggi è festa per noi e occasione per cantare le
lodi dei Signore. Il suono delle campane si intreccia con la vita del popolo di
Dio: scandisce le ore e i tempi per la preghiera, chiama il popolo a celebrare
la santa liturgia, a venerare la Vergine, segnala gli eventi lieti o tristi per
tutta la comunità e per i suoi singoli membri.
Celebriamo dunque con devota esultanza questo rito di benedizione. La voce del
campanile ricordi a tutti che formiamo una sola famiglia e ci raduni per
manifestare la nostra unità in Cristo.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1464. Un lettore o uno
dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Mc 16, 14-16.20
Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura.
Ascoltate la parola del Signore dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò
per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli
che lo avevano visto risuscitato. Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e
predicate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e verrà battezzato sarà salvo,
ma chi non crederà verrà condannato». Allora essi partirono e predicarono
dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola
con i prodigi che l'accompagnavano.
1465. Oppure (per esteso
vedi a p. 866 ss. ):
Nm 10, 1-8.10
Fatti due trombe d'argento.
1 Cr 15, 11-12.25-28; 16, 1-2
Il popolo accompagnava l'arca dell'alleanza del Signore con grida di giubilo,
con suoni di corno e con trombe.
Is 40,1-5.9-11
Alza la voce con forza, tu che rechi liete notizie in Gerusalemme.
At 2,36-39.41-42
Per voi è la promessa e per tutti quelli che chiamerà il Signore.
Mt 3,1-12
Comparve Giovanni il Battista a predicare: Il regno dei cieli e vicino.
Mc 1,1-8
Voce di uno che grida nel deserto: Preparale la strada del Signore.
RESPONSORIO
1466. Secondo l'opportunità si può cantare o
recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p. 995 ss. ) o eseguire un
altro canto adatto.
Sal 28 (29), 1-2 3-4 7-9 10-11
R. Potente è la voce del Signore.
Sal 150, 1-2 3-4 5
R. Ogni vivente dia lode al Signore.
BREVE ESORTAZIONE
1467. Secondo l'opportunità, il sacerdote rivolge brevi parole ai presenti,
illustrando la lettura biblica, perché percepiscano il significato della
celebrazione e la funzione delle campane.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
1468. Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune ritenute più
adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o
necessità del momento.
A Dio, nostro Padre, che vuole riunire i popoli nella sua Chiesa, rivolgiamo
con fiducia la nostra unanime preghiera.
R. Raduna in una sola famiglia tutte le genti.
Signore, nostro Dio, che ci chiami all'unità,
perché animati da un solo Spirito,
percorriamo insieme l'unica via della salvezza: R.
Signore, nostro Dio, che del tuo popolo santo,
vuoi fare un segno privilegiato
della tua presenza in mezzo agli uomini: R.
Signore, nostro Dio, che mediante il suono delle campane
ci inviti a partecipare ai dolori e alle gioie del prossimo,
perché sia più autentica la solidarietà fraterna: R.
Signore, nostro Dio, che oggi riempi di santa letizia
a nostra assemblea riunita nel tuo nome,
perché annunzi ai fratelli il mistero del tuo amore: R.
_____________________________________________________
1469. Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, il sacerdote invita alla preghiera con queste parole o altre simili:
Raccogliamo
in una sola voce
le lodi e le invocazioni al Padre,
che ci ha raccolti nella sua casa.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
_____________________________________________________
* Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1470. Il sacerdote, con
le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Ti benediciamo, Signore, Padre santo,
che hai mandato nel mondo il tuo Figlio
per radunare gli uomini dispersi a causa del peccato
e a prezzo del suo sangue
li hai riuniti in un solo ovile
sotto un solo pastore
per nutrirli e guidarli ai pascoli della vita.
Concedi, o Signore,
che i tuoi fedeli accorrano alla chiesa
con festosa esultanza al suono delle campane;
e, perseveranti nell'insegnamento degli Apostoli,
nell'unione fraterna,
nello spezzare il pane e nelle preghiere,
diventino un cuor solo e un'anima sola,
a lode della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
1471. Oppure:
Gloria a te, o Padre:
nella prima alba del mondo
hai fatto risuonare la tua voce
all'orecchio dell'uomo
e lo hai invitato alla comunione con la vita divina
svelandogli i tuoi misteri
e indicandogli le vie della salvezza;
a Mosè tuo servo
hai ordinato di chiamare a raccolta
con trombe d'argento il popolo eletto;
e ora non disdegni che nella tua Chiesa
risuonino i sacri bronzi
che invitano i fedeli alla preghiera.
Benedici
X
queste nuove campane a te dedicate;
fa' che i membri della tua famiglia,
all'udirne il richiamo
rivolgano a te il loro cuore;
e partecipando alle gioie e ai lutti dei fratelli,
si raccolgano nella tua casa,
per sentire in essa la presenza di Cristo,
ascoltare la tua parola
e aprirsi a te con fiducia filiale
nella grazia del tuo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
* 1472.
Dopo la preghiera di
benedizione, il sacerdote tocca con la mano ogni campana e dà a ciascuna il nome
della Vergine o di un santo, dicendo:
In onore di N.
a lode e gloria di Dio.
R. Amen.
1473.
Quindi, secondo l'opportunità, posto l'incenso nel turibolo, le incensa, mentre
si canta l'antifona seguente con il su salmo (vedi n. 2506) o un altro canto
adatto.
Antifona:
Cantate al Signore,
benedite il suo nome.
Salmo 149, 1-5
CONCLUSIONE
1474. Il sacerdote stendendo le mani sui presenti
dice:
Dio nostro
Padre,
che vi ha riuniti per la benedizione delle nuove campane,
apra il vostro cuore all'annuncio del Vangelo
e vi colmi dei suoi favori.
R. Amen.
Signore
Gesù
conceda a tutti i suoi discepoli,
che saranno qui convocati dal suono delle campane,
un fruttuoso ascolto della sua parola.
R. Amen.
Lo Spirito
Santo operi in voi,
perché vinta ogni divisione e discordia
possiate celebrare unanimi i divini misteri.
E la benedizione
di Dio onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
1475.
Se
lo si ritiene opportuno, il sacerdote celebrante e i fedeli fanno suonare le
campane benedette in segno di gioia.
Un canto corale può chiudere la celebrazione.
1476. Si dice la Messa del giorno. Fuori
delle solennità, delle domeniche e delle feste, le letture possono scegliere o
dalla Messa del giorno o da quelle proposte sopra (nn.
1464-1466).
Per la benedizione finale si può usare il formulario apposito (n.
1474).
Le campane si possono benedire durante la Messa dopo l'omelia o, se le campane
sono preparate per ragioni di spazio fuori della chiesa, prima della Messa.
A. Se si benedicono DOPO L'OMELIA, il rito si svolge secondo quanto
descritto sopra (nn. 1468.1470-1473).
* B. Se il rito di benedizione si svolge PRIMA DELLA MESSA si tenga
presente quanto segue:
— dopo i riti d'inizio (nn. 1461-1463), si
esegue un salmo (n. 1466) o un altro canto adatto;
— il sacerdote celebrante invita tutti a
pregare (n. 1469), quindi, omesso il «Padre nostro», dice la preghiera di
benedizione e incensa le campane mentre si fa un canto adatto (nn. 1470-1473):
— poi, mentre suonano le campane, il
sacerdote celebrante si porta con i ministri in chiesa e, baciato e incensato
l'altare come di consueto, inizia la Messa con il Gloria oppure, in Tempo
Quaresima, con il Kyrie eleison.
1477. Se le campane sono già poste sulla torre campanaria, tutto si può svolgere come per la benedizione delle campane con gli adattamenti necessari.
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Bib-TS-505 - Testo tratto dal Benedizionale Romano, 2002