Metodologie di restauro: le saldature
AREA I - ARTE TECNICO-SCIENTIFICA (ATS)
Cap. ATS-P02 - Saldature - Pag. ATS-P02.06
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2012 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina
Tecnologia Meccanica - Le lavorazioni per saldatura
Saldatura: Processo di unione permanente di due componenti meccanici
Una saldatura è detta:
• omogenea
• eterogenea
• autogena
• eterogena
Saldatura per fusione: Fusione e susseguente solidificazione dei lembi con o senza materiale d’apporto. Fusione con gas o tramite arco elettrico.
Saldatura per pressione: Pressione meccanica combinata col riscaldamento dei pezzi da unire.
Brasatura: Fusione elettrica o chimica del solo metallo d’apporto.
Autogene | Eterogene | ||
Gas | - Ossiacetilenico | Brasatura | - Dolce |
- Forte | |||
Arco | - Elettrodi rivestiti | ||
- Arco sommerso | Saldobrasatura | ||
- Tig | |||
- Mig - Mag | |||
Resistenza | - Rulli | ||
- Punti | |||
Stato solido | - Attrito | ||
- Ultrasuoni | |||
Altre | - Laser | ||
- Fascio elettronico | |||
- Alluminotermica | |||
- Plasma | |||
- ….. |
Preparazione dei lembi: forma geometrica più opportuna per
• facilitare la saldatura
• caratteristiche meccaniche del giunto
• fusione completa su tutto lo spessore
• buona penetrazione del materiale d’apporto
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Attitudine con cui un materiale si presta alla realizzazione di unioni saldate di volute caratteristiche con un determinato procedimento.
Variazione di temperatura nel tempo
ZF Rapporto di diluizione (Rd) = (Vmbfuso * 100) / Vtot zona fusa
Rd | |
Brasatura | 0% |
Sald senza ma | 100% |
TIG | 20 - 40% |
Arco sommerso | 10 - 65% |
MIG - MAG | 5 - 40% |
Solidificazione da esterno a interno - Struttura dendritica - Dimensione grani dipende dal ciclo termico (velocità di raffreddamento)
Le nuove passate rifondono quelle precedenti - migliora la tenacità
ZTA: trasformazioni allo stato solido • Massima temperatura • Severità del ciclo termico • Composizione chimica MB |
Acciai a basso contenuto di carbonio: - ingrossamento del grano - affinamento della grana (normalizzazione) - trasformazione della austenite in ferrite e perlite con grana più fine |
Caratteristiche meccaniche simile a MB
Acciai a medio tenore di carbonio: strutture fragili, cricche a freddo
Tutti comportano: Trattamenti termici di distensione
Cricche a caldo (ZF) | Cricche a freddo (ZTA) | Rottura fragile |
Elevato tenore di carbonio | Strutture dure e fragili | Strutture che lavorano a bassa T |
Elevato tenore di impurezze nel MB | Presenza di idrogeno | Strutture con intagli |
Tensioni di ritiro elevate | Tensioni di ritiro elevate | Tensioni di ritiro elevate |
• Fiamma ottenuta mediante la combustione di un gas con l’ossigeno
• Cannello: ossigeno: comburente - gas: combustibile
• Caratteristiche gas:
Ø alta temperatura di fiamma
Ø elevato contenuto termico
Ø bassa reattività della fiamma con il metallo base e d’apporto
Ø stabilità e facilità di regolazione della fiamma
• Acciaio: | • Gas utilizzati | ||
C < 0.4 facilmente saldabile. 0.4 < C < 0.6 cattiva saldabilità (MA basso tenore di C). C > 0.6 preriscaldo dei lembi. |
Combustibile |
Fiamma | Temperatura |
• Ghise: preriscaldo del pezzo. | Acetilene | Ossiacetilenica | 3200 °C |
• Rame: ottima saldabilità. | Butano | Ossibutanica | 2850 °C |
• Alluminio: pericolo ossidi. | Propano | Ossipropanica | 2750 °C |
• Ottone: cattiva saldabilità. | Metano | Ossimetanica | 2750 °C |
• Bronzo: cattiva saldabilità. | Idrogeno | Ossidrica | 2500 °C |
• Metallo d’apporto
Filo metallico di diverse dimensioni, composizione e caratteristiche
Spessore pezzi | ø Bacchetta |
1 ÷ 2 | 1 ÷ 2 |
3 ÷ 4 | 2,5 ÷ 3 |
5 ÷ 6 | 3,5 ÷ 4 |
7 ÷ 8 | 5 ÷ 6 |
9 ÷ 12 | 6 ÷ 7 |
oltre 12 | 7 ÷ 8 |
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C2H2 • T di fiamma 3200 °C • Maggior quantità di calore generato nell’unità di tempo • Minor consumo di ossigeno • Prodotti di combustione (CO e H) riducenti C 2H2 + O2 2CO +H2 + 106.000 Cal2CO +O2 2CO2 + 137.000 Cal H2 + 1/2O2 H2O + 58.000 Cal Fiamma neutra (acciai, ghisa, rame, Al) carburante (processo di indurimento superficiale) ossidante (bronzi e ottone) |
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Attrezzature • alimentatore di ossigeno • alimentatore di acetilene • organi di collegamento e regolazione • cannello • posto di lavoro con utensili e attrezzature ausiliarie
Cannello • miscela i due gas • permette la regolazione della fiamma • dirige la fiamma localizzando l’apporto termico |
Potenza del cannello:
litri di C2H2 bruciati in un’oraSpessore (mm) | Potenza (l/h di C2H2) |
0,3 – 1 |
25 – 100 |
1 – 2 |
100 – 200 |
2 – 4 |
200 – 400 |
4 – 6 |
400 – 600 |
6 – 9 |
600 – 900 |
9 - 12 |
900 - 1200 |
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Cannello a bassa pressione O2: 0,1 – 0,3 MPa C2H2: 0,01 MPa
Cannello ad alta pressione O2 -C2H2: 0,075 MPa Più pericolosi Erogazione fissa |
Modalità operative • Senza metallo d’apporto per spessori sottili • Materiale d’apporto simile a metallo base • Pulizia superfici |
Caratteristiche e prestazioni • no leghe reattive • acciai a basso tenore di carbonio • buona controllabilità del processo • scarsa penetrazione • adatto a spessori sottili • costi e tempi elevati per grossi spessori • equipaggiamento versatile, trasportabile e di basso costo
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Taglio con cannello ossiacetilenico Taglio per ossidazione - Adatto per acciai al carbonio o debolmente legati - Tinnesco reazione di ossidazione <Tfusione metallo - reazione di ossidazione fortemente esotermica - Tfusione ossido < Tfusione metallo Manuale: spessori 50mm, vel 7/9 m/h A CN: spessori fino a 500mm, vel 34 m/h Se Tfusione ossidi >Tfusione metallo (Acciai inox e ghisa) iniezione polvere di ferro nella zona di taglio
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• Elettrodi rivestiti • Arco sommerso • TIG • MIG/MAG
Sorgente di calore di natura termoelettrica Il calore è fornito da un arco voltaico che scocca tra i pezzi da saldare e il materiale d’apporto Scarica elettrica continua tra i due poli a diverso potenziale Iniziale contatto fra i due elettrodi Corrente ionizza aria che permette passaggio di corrente anche senza contatto elettrodi L’arco può essere: • DIRETTO • INDIRETTO |
Circuito elettrico - generatore - utilizzatore - cavi di collegamento Grandezze caratteristiche I [A] ?V [V] Legge di Ohm ?V=R I
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Corrente continua I costante nel tempo Senso di percorrenza costante Polo + e polo -
Corrente alternata I non costante nel tempo Senso di percorrenza varia |
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Gli elettroni vanno verso l’anodo (+) Gli ioni positivi sono diretti verso il catodo (-) Corrente continua temp anodo 3500-4000 °C temp catodo 2600-2800 °C Corrente alternata temp catodo = temp anodo
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Schema di funzionamento • Calore (4000°C) fornito da arco elettrico tra pezzo e elettrodo • Innesco arco con iniziale contatto • Scorre corrente di intensità elevata che surriscalda elettrodo e metallo base, ionizza aria e innesca arco • Energia arco si trasforma in calore
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Anima e rivestimento fondono Arco proietta gocce di anima fusa sul pezzo che si amalgamano nel bagno di fusione Rivestimento: parte gassosa avviluppa l’arco parte liquida galleggia sopra bagno di fusione e solidifica (scoria)
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1) materiale da saldare
2) bacchetta
Anima (Filo metallico metallurgicamente simile a metallo base) • conduce corrente • fornisce metallo d’apporto
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Materiale rivestimento La composizione del rivestimento influenza sensibilmente i risultati dell’operazione di saldatura Ossidante: a base di ossidi di ferro, manganese e silicio Bassa penetrazione, scoria spessa e solida, facilmente asportabile Caratteristiche meccaniche e tecnologiche del giunto basse Saldature in piano Acido: a base di ossidi metallici e ferroleghe Buona qualità del giunto, penetrazione buona Anche per saldature frontali e verticali
Basico: a base di carbonato di calcio e fluorite Elevate proprietà meccaniche e tecnologiche del giunto Saldature di qualunque posizione
Cellulosico: a base di materie organiche Buone qualità meccaniche e tecnologiche del giunto, scoria facilmente asportabile Bassa penetrazione, elevato sviluppo di fumi Saldature in tutte le posizioni
Al rutilo: a base di ossidi di titanio Buona stabilità dell’arco, Aspetto cordone buono
Ad alto rendimento: a base di polvere di ferro, rende fino a 160% Rendimento = Peso metallo depositato sul cordone/Peso anima metallica consumata
A forte penetrazione: a base di ossido di titanio e cellulosa Penetrazioni doppie rispetto al normale |
Rivestimento (miscela di sostanza particolari) Parte gassosa: • protegge il bagno di fusione dalle ossidazioni • favorisce la stabilità dell’arco (in caso di corrente alternata) con lo sviluppo di • gas ionizzanti
Parte liquida: • trattiene impurezze presenti nel MB • protegge il cordone di saldatura da ossidazioni superficiali • se rivestimento contiene carbonati di calcio o magnesio depura il bagno da sostanze nocive (zolfo e fosforo) • apporto di elementi che migliorano le caratteristiche meccaniche e tecnologiche del cordone
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Si acciai al carbonio, acciaio inox, leghe leggere, ghisa, rame, nickel e sue leghe
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No metalli a basso punto di fusione (a base di stagno, piombo e zinco) metalli reattivi (titanio e zirconio)
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Caratteristiche L’elettrodo va sostituito (interruzione operazione) Eliminazione scoria dopo ogni passata Attrezzatura semplice e portatile Velocità maggiore e costo inferiore a saldatura ossiacetilenica Saldatura di parti di diversi spessori Poco competitivo rispetto altri processi ad arco Giunzione di testa di tubi per trasporto fluidi Spessore minimo 1 mm
Difetti tipici: • inclusione scoria nel cordone • porosità - impurezze del metallo base - umidità assorbita dal rivestimento - elevata velocità di saldatura che impedisce l’evaporazione dei gas • cretti longitudinali - formazione di cricche a caldo durante la deposizione di cordoni sottili su pezzi di grosso spessore, a causa di un ritiro ostacolato - cricche a freddo per le tensioni di ritiro in pezzi di grande spessore e rigidezza • discontinuità derivanti da incompleta fusione dei lembi da saldare corrente di saldatura elevata fusione di una massa eccessiva di elettrodo in un tempo troppo breve non totale riempimento ai bordi |
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Impianti e apparecchiature Generatore di corrente Pinza portaelettrodo Morsetto Banco di lavoro
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Arco scocca tra elettrodo e metallo base e rimane sotto la protezione di un flusso granulare Materiale d’apporto: filo nudo continuo Flusso granulare protegge da ossigeno ed azoto Unità di controllo: intensità di corrente, tensione d’arco velocità del filo Corrente continua o alternata
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Spazzola di rame trasmette corrente al filo Flusso granulare in abbondanza scoria - Parte in eccesso aspirata
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Flussi prefusi o neutri: costituiti da floruro di calcio, carbonato di calcio, e silicato di manganese Cotti in forno e successivamente macinati Solo funzione protettiva (le reazioni chimiche fra gli elementi avvengono nella fase di cottura) Flussi agglomerati o attivi: costituiti da silicati, ferroleghe di manganese, silicati di sodio e potassio, ossidi di tungsteno Componenti macinati, agglomerati in forno con leganti ed essiccati Funzione protettiva e metallurgica |
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Caratteristiche Vantaggi • Funzionamento semiautomatico o completamente automatico • Cordone è più pulito, uniforme e di composizione controllata mediante il flusso granulare • Velocità di saldatura è maggiore rispetto al processo ad arco rivestito • Riduzione del tempo di fermo impianto per la sostituzione degli elettrodi rispetto alla saldatura con elettrodi rivestiti • Alta penetrazione e alta deposizione oraria (diminuzione del numero di passate) • Deformazioni dei pezzi minime • Correnti di saldature molto elevate (nella zone dell’arco la resistenza elettrica diminuisce per la presenza del flusso fuso che diventa elettroconduttore) Limitazioni • Flusso preservato da contaminazioni, che potrebbero causare porosità nel cordone di saldatura • Metallo base completamente privo di scaglie, ruggine, grassi e altre sostanze contaminanti • Eliminazione scoria prima di effettuare eventuali passate successive • Posizione di saldatura: in piano o d’angolo
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Si acciai al carbonio, acciaio inox, acciai debolmente e mediamente legati, nickel e sue leghe No leghe leggere, acciai da utensili, ghisa Applicazioni • saldatura longitudinale di tubi anche di ampio raggio • saldature su grossi pannelli di elevato spessore (fino a 60 mm) carpenteria navale e ferroviaria |
Nelle saldature elettriche azione ossidante dell’aria sia del bagno di fusione che dell’arco Azione protettiva rivestimento spesso non è sufficiente
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Uso di gas inerti o di gas attivi: TIG - MIG - MAG Gas inerte: non si combinano con altri elementi del bagno di fusione ed escludono l’aria dal contatto con la zona da saldare Gas attivi: si combinano con elementi presenti nel metallo base
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• saldatura in tutte le posizioni • qualità molto elevata • no scoria • complessità, e scarsa trasportabilità dell’apparecchiatura necessaria • costo elevato • elettrodo corto per permettere l’afflusso del gas protettivo alla zona di saldatura • problemi in ambienti fortemente ventilati • conveniente per saldature di piccoli spessori (fino a 12 mm) spessore minimo circa 2 mm
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TIG (Tungsten Inert Gas) Gas: argon, elio, miscele di Ar-He, Ar-CO2 Elettrodo: astina di tungsteno (T fusione 3000°C) infusibile Materiale d’apporto: bacchetta(manuale) o filo (automatico) Arco tra elettrodo e metallo base Arco, elettrodo, metallo base fuso e metallo d’apporto in ambiente inerte
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Polarità diretta: flusso di elettroni verso materiale da saldare alta penetrazione Polarità inversa: flusso di elettroni verso elettrodo surriscaldamento elettrodo Bombardamento ioni positivi distrugge ossidi formati con leghe di Al e Mg inclusioni di tungsteno nel bagno Corrente alternata
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Caratteristiche: • Adatto per qualsiasi materiale (leghe di Al e Mg e materiali molto reattivi - Ti,Zr) • Costo elevato gas • Non si formano scorie • Facilità di esecuzione • Qualità ottima ad eccezione materiali a Tfusione bassa (stagno, piombo e zinco) • Velocità di avanzamento bassa • Poco competitivo per spessori medi e grossi Usi: acciai pregiati, acciai inox, rame, ottone, leghe leggere (alluminio e magnesio) materiali molto reattivi (titanio e zirconio)
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Componenti • torcia • elettrodo di tungsteno • metallo d’apporto • pezzo • entrata acqua • scarico acqua • generatore • flussometro • Manometro • Bombola di gas • Economizzatore • Tubo del gas |
MIG (Metal Inert Gas) - MAG (Metal Active Gas) Gas protettivo MIG: argon, elio Elettrodo: filo continuo fusibile Arco tra filo e metallo base Dispositivi semiautomatici o automatici Corrente continua con polarità inversa Arco, metallo base fuso e metallo d’apporto in ambiente inerte
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MAG: CO2 azione disossidante affidata al filo elettrodo che contiene elementi di lega di manganese e silicio
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Saldature semiautomatiche ed automatiche Velocità alte Apparecchiature più costose e complesse meno trasportabili Assenza di scoria Forte penetrazione No per zone difficili da raggiungere
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MIG: Gas costosi Al, rame acciai inox con spessori notevoli
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MAG: Qualità inferiori a TIG e MIG Meno costoso acciai dolci o basso legati di grossi spessori
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Componenti • motore e dispositivo avanzamento filo • filo elettrodo • pezzo • cavi circolazione acqua • condotto gas alla pistola • generatore • flussometro • Manometro • Bombola di gas • Economizzatore • Unità di controllo
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Trasferimento del metallo d’apporto (TIG - MIG - MAG) Modalità “short-arc” tensioni d’arco ‹ 20 V, gocce grosse che spengono momentaneamente l’arco bagno di fusione freddo, rapida solidificazione Spessori sottili in qualunque posizione Modalità “spray-arc” Tensioni d’arco › 25 V, tante gocce piccole, non spengono l’arco Spessori grossi, elevata penetrazione e deposizione oraria Modalità “pulsed-arc” ottenibile con particolari macchine: due diversi livelli di correnti sull’elettrodo, il più basso per surriscaldare l’elettrodo e l’altro per far distaccare la goccia (riduzione distorsioni) Piccoli spessori |
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• Forte riscaldamento localizzato in una regione ristretta di contatto tra le lamiere da collegare, ottenuto attraverso la circolazione di una corrente di elevata intensità e bassa tensione • Pressione sui due lembi attraverso l’azione di due elettrodi • No metallo d’apporto • Realizzazione di vari punti di saldatura • Scioglimento del metallo base Superfici esterne e elettrodi: surriscaldamento
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Calore sviluppato per effetto Joule = f (resistenza elettrica complessiva) Q = k I Rtot 2 t Rtot = r1 + r2 + r3 + r4 + r5 + r6
r1: resistenza degli elettrodi r2: resistenza di contatto fra l’elettrodo superiore e la superficie esterna della lamiera sovrastante r3: resistenza della lamiera superiore r4: resistenza di contatto derivante dall’aderenza delle facce interne delle lamiere r5: resistenza della lamiera inferiore r6: resistenza di contatto fra l’elettrodo inferiore e la superficie esterna della lamiera sottostante
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Idealmente: r4 ›› r1 , r2 , r3 , r5 , r6 In pratica: r4 = r2 › r6 = r1 Elettrodi in rame (r1 bassa) Circuito di raffreddamento ad H20 r2 = f (forma elettrodi, pressione)
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Accostaggio: elevata pressione (aderenza dei materiali e debellamento tensioni residue)
Saldatura: circolazione di corrente di elevata intensità e bassa tensione
Mantenimento a pressione: transizione da configurazione fusa a solida
Riposo: distacco elettrodi
Schema saldatrice per punti
Elettrodi
• Elevata conducibilità termica e elettrica
• Bassa resistenza di contatto con i materiali da collegare rischio surriscaldamenti superficiali
• Rame elettrolitico crudo, rame-zirconio o rame-cadmio-zirconio
• Superficie troncoconica per far convergere la corrente e la pressione
• Pulizia periodica delle punte degli elettrodi
• Sostituzione in presenza di abrasioni, bruciature locali
• Consigliabile l’impiego di elettrodi avente bassa affinità coi materiali
Schemi di saldatura per punti
E = elettrodi
P = pezzi da saldare
T = trasformatore
B = base di sostegno
Giunzione di due pezzi attraverso la realizzazione di vari punti di saldatura, opportunamente distanziati e distribuiti sulla superficie di contatto • Collegamento di lamiere, anche di diversi materiali e spessori • Facilmente ed economicamente adattabile a produzioni industriali attraverso un processo di automazione (automobilistico) • Non necessita di metallo d’apporto, eventuali polveri o atmosfere protettive, lavori di finitura • Possibilità di impiego di manodopera non specializzata • Saldatura per sovrapposizione (spessori fino a 15mm) • Giunzione di lamiere in acciaio rivestito superficialmente con metalli o leghe resistenti alla corrosione • Consigliabile pulizia superfici delle lamiere
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Saldatura elettrica a resistenza per rulli • Rulli di rame motorizzati (ø = 50 ÷ 600 mm): garantiscono pressione e avanzamento lamiere • Dispositivo automatico controllato elettronicamente fornisce impulsi di corrente di intensità richiesta ad intervalli di tempo prefissati • Sistema di contatti striscianti • t 0 linea di giunzione continua (saldatura continua a resistenza)
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I fase: accostamento; II fase: saldatura; III fase: raffreddamento sotto pressione; IV fase: distacco elettrodi
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Vantaggi rispetto a saldatura a punti: · Ottenimento di giunzioni stagne · Tutti i comuni tipi di materiali metallici e le loro leghe (no rame) Svantaggi rispetto alla saldatura per punti: · si possono realizzare linee rette · le lamiere non devono presentare marcate variazioni di spessore
Saldatura a resistenza a proiezione Analoga a saldatura per punti ma in una lamiera viene realizzata una sporgenza Lamiere di piccolo spessore (0.25 - 3.5mm)
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Schema impiantistico per saldatura a proiezione (S = sporgenza) Vantaggi e svantaggi rispetto a saldatura per punti l’usura degli elettrodi diminuisce migliore qualità del giunto realizzato tempi di saldatura ridotti preparazione dei rilievi utilizzo di saldatrici di potenza elevata
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Calore prodotto dall’attrito di strisciamento tra 2 superfici Compressione e rotazione di uno Tubi barre cilindriche
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Arco elettrico scalda gas Aumento energia cinetica del gas Si liberano e- dagli urti plasma Torcia Elettrodo di tungsteno Arco elettrico ionizza gas Raffreddamento ad acqua Con o senza MA MA: bacchetta o filo continuo
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Tipologie di archi Arco diretto: operazioni di taglio e di saldatura Arco indiretto: saldatura di piccoli spessori (basso potere calorifico) Pot alto
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Utilizzo di un secondo gas (Ar e miscele): funzione protettiva A: Elettrodo B: Gas plasma C: Canale raffreddamento E: Canale gas protezione F: Boccola G: Arco
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Gas Plasma No ossidante (problemi di usura elettrodo) Argon Più adatti ma costosi Elio Azoto Idrogeno Miscele azoto e idrogeno |
Adatta a tutti i materiali Usi: acciai inox, nickel, rame, ottone, titanio, alluminio, leghe leggere Saldatura più veloce, spessori maggiori, riduzione numero di passate Alta concentrazione dell’arco plasma ZTA
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• Calore apportato da fascio laser • Mezzi ottici (lenti e specchi concavi) concentrano su superfici di area ridottissima • L’aumento di temperatura prodotto dall’incidenza e il successivo assorbimento del fascio sulle superfici da unire è tale da provocare la fusione o addirittura la volatizzazione di qualunque metallo • No MA • Uso di gas inerte di copertura (argon, elio, azoto) L = raggio laser MF = metallo fuso DS = direzione di avanzamento della saldatura P = profondità di penetrazione |
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Tipologie di saldature laser Rapporto di forma = Profondità di penetrazione / larghezza cordone Scarsa penetrazione Rf = 1 Pot fino a 1.5kW per CO2 e 100W per Nd:YAG Poco affidabile Lamiere di piccolo spessore e sigillatura Rapporto di forma = Profondità di penetrazione / larghezza cordone Profonda penetrazione Rf fino a 10 Pot = 5 kW CO2 1.5kW Nd:Yag
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Interazione laser-materia Riflessione Assorbimento Trasmissione A: coeff assorbimento superficiale R: coeff. Riflessione superficiale A + R = 1 Pi = Pa + Pr Pr = R Pi Pa = (1-R) Pi A: f (materiale, lunghezza d’onda del laser, finitura superficiale) Vantaggi: · le tensioni residue, le distorsioni e le modificazioni microstrutturali nel metallo limitrofo minime producendo un riscaldamento limitato ad una ristretta zona di saldatura · Saldatura di ottima qualità con cordoni piccoli e ZTA contenuta • Notevoli velocità • Possibilità di automazione Svantaggi: · accoppiamento perfetto • schermature di sicurezza che proteggano gli occhi dell’operatore sia dal fascio diretto, sia dagli eventuali raggi riflessi Usi: •Metalli •Metalli ad alto punto di fusione |
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• Fortemente impiegata per la giunzione di pezzi di spessore molto piccolo o di semigiunti molto sottili su altri di spessori elevati • Riscaldamento locale della zona da saldare mediante il bombardamento con un fascio elettronico di elevata velocità: nella zona di impatto degli elettroni si verifica la conversione dell’energia cinetica in calore • No MA E = fascio elettronico; F, D = dispositivi per focalizzare e deflettere il fascio; CV = camera del vuoto; P = pezzo da saldare; S = schermo termico; Sp, O = specchi e oculare per la visione della zona di saldatura; L = sorgente luminosa |
Usi: Realizzazione di strutture complesse derivanti dal collegamento di numerosi componenti Metalli non saldabili con metodi tradizionali Vantaggi: · penetrazione elevata (anche oltre 12 mm) in un’unica passata in un brevissimo intervallo temporale · elevata precisione dimensionale e eccellente qualità della saldatura ottenuta • elevata sicurezza: svolgendosi in vuoto esclude ogni pericolo di contaminazione Svantaggi: · elevato costo delle apparecchiature · produzione discontinua · limite sulla dimensione dei pezzi |
semigiunti in una camera a vuoto per ridurre al minimo le dispersioni di energia cinetica posseduta dagli elettroni nelle collisioni con le molecole di gas contenute nell’aria dispositivi elettrici o magnetici per garantire la focalizzazione del fascio in una zona molto limitata (diametro dell’ordine dei decimi di mm) Si riescono a raggiungere nella zona di impatto potenze intensissime e temperature molto elevate (anche oltre i 2500 °C), in grado di fondere, e addirittura volatilizzare, praticamente qualunque metallo
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MB non prende parte alla formazione del giunto MA fuso tra i lembi da unire Riscaldo dei lembi Tfusione MA << T fusione MB Bagnatura: capacità del MA fuso di aderire al MB
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MB non prende parte alla formazione del giunto
Riscaldamento MB a T < Tfusione MB > Tfusione MA
MB interposto fra parti da unire, fonde
Lembi strettamente accostati
MA: rame e argento (fili, nastri o polveri)
Giunto sottile
Resistenze scadenti su pezzi portati ad alta temperatura
Problemi estetici (diversa colorazione della giunzione rispetto al metallo base)
Brasatura al cannello
in forno
per induzione
per effetto Joule
per immersioni
Brasatura dolce
MA: leghe di piombo e stagno Tfusione < 400°C
Scarse caratteristiche meccaniche
Brasature forti
MA: leghe con T fusione > 400°C
Elevate caratteristiche meccaniche
Procedimento simile a saldature autogene
MA bassa T fusione: bacchette di ottone di silicio e di ottone al nichel
Preparazione dei lembi
Fonte di calore: fiamma ossiacetilenica
Lembi portati a T fusione MA
MA fonde e viene depositato come per saldatura a gas
Pulizia dei lembi
Giunto resistente ed elastico
Ghisa
Lamiere e tubi zincati, bronzi, rame, ottone
produttivi
economici
affidabilistici
legati alla sicurezza
applicativi
egati alla tenuta
geometrici
legati a particolari funzioni supplementari
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Bib-TS-441 - G. Macchi, Tecnica delle Costruzioni, Dispense, UniPV, 1998
Bib-TS-442 - E. Rinaldi, Saldatura e taglio dei metalli - Hoepli 2006 - XIII ed.