Struttura del Carillon
AREA I - ARTE TECNICO-SCIENTIFICA (ATS)
Cap. ATS-K02 - Carillon - Pag. ATS-K02.01
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2012 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina
La Sospensione della Campana
Fig. 01 – Le oscillazioni verticali |
Sarebbe un errore pensare che con una scelta appropriata della campana e del battaglio o del martello si siano soddisfatti tutti i requisiti tecnici. Certo, senza campana e martello, non ci saranno suoni da essere ascoltati. Tuttavia, è altrettanto vero che ci sono molti fattori che hanno a che fare indirettamente con il batacchio e con la campana, ma che riguardano il suono delle campane. La campana deve essere appesa. L’esperienza ha dimostrato ripetutamente che non si devono scegliere arbitrariamente i sistemi di sospensione. Così per esempio, quando una campana relativamente piccola è bloccata da una sbarra di ferro relativamente pesante, ed ha un sistema di frenata impressionante, può essere rovinata da un trillo di ferro. La causa del fenomeno sopradescritto è da ricondursi al fatto che le parziali non hanno vibrazioni al centro della testa della campana. Quindi qui c’è un nodo. Subito al di fuori di questa zona si può osservare il movimento della parete. Sono anche estremamente basse, come si può notare nelle figure di vibrazione descritte in figura 02 a pag. J02.03 "Classificazione dei parziali di una campana", e qui riportata a fianco in Fig.01. Ma poi possono essere frenate, con conseguenze negative per il suono delle campane. Tale smorzamento, appare quasi inevitabile. Infatti, la superficie di contatto tra la campana e la barra non può essere ridotta ad un punto perché ha sempre una certa misura. Per questo motivo, tra la campana e la barra, almeno quando non è prodotta in legno, occorre inserire un isolante acustico. Per le campane più grandi consiste in una tavola quadrata di legno, per i più piccoli è in gomma, in pelle o plastica. |
Il vantaggio principale di tale isolamento più o meno elastico è costituito da ciò, cioè che la campana, specie se piccola, ha uno smorzamento sulla testa che riduce al minimo le vibrazioni sulla barra.
Si è inoltre curato che i bulloni di sospensione non siano serrati troppo strettamente, e per le più piccole campane, in particolare, sono state create condizioni ottimali in modo che il suono sia sempre accattivante e naturale.
Il montaggio elastico ha un secondo vantaggio. L’isolatore di legno o gomma, consente un contatto diretto minimo tra la campana e il ceppo. Il legno è molto assorbente, per cui si può dare il colpo di battaglio con forza, e la felice conseguenza è che il ceppo di ferro difficilmente va in risonanza.
Incidentalmente, questo caso può essere molto importante per la più piccola delle campane. Infatti con le campane acute di un carillon, questo aspetto non è trascurabile!
Le raccomandazioni di cui sopra valgono per le travi sospese con sbarre di ferro dalla struttura massiccia (a tondino). Oppure con travi di ferro a sezione vuota (scatola). In quest’ultimo caso, la loro struttura cava è una scatola di risonanza ideale con tutte le conseguenze spiacevoli, come un rumore indesiderato durante il transitorio di attacco della campana. Per tale motivo le travi a sezione cava devono essere evitate.
Figura 02: opzioni di sospensioni diverse. |
Per quanto riguarda il fissaggio stesso, si sono mostrati in figura 02 a sinistra, alcuni esempi per una data trave in legno. Il disegno A) mostra il caso più semplice, di una campana senza corona. Nella flangia, che è solitamente ¼ della campana - vista in sezione trasversale - si sono realizzati alcuni fori che attraversano la testa della campana, in cui possono essere inseriti i bulloni. Naturalmente, lo spessore dei bulloni e il loro numero dipende dalla dimensione della campana corrispondente. Il bullone centrale è, ovviamente, sempre presente. In particolare si nota che l’anello centrale è quello che riceve il batacchio. Il disegno B mostra una campana con la corona, in cui A è comunque un bullone centrale che può essere utilizzato per appendere il batacchio. Inoltre, nella parte anteriore e posteriore del legno applicato sopra la corona vi è un braccio di ferro elastico. Sopra la barra, vi sono 5 bulloni, che, mediante una piastra di ferro a C preforata, si dispongono i bulloni da mettere nella corretta posizione. Infine i dadi forniscono la chiusura definitiva. Nel disegno C, la sospensione ha un disegno più complicato. Si vede che la campana ha un anello centrale stampato e quindi è senza foro centrale. Per tale motivo ha due ganci a U per il fissaggio, passanti per le maniglie: in A vi è una barra di ferro, in B sono due flange ad occhiello che rivestono la trave di legno. Sopra le flange vi sono 4 bulloni che fermano in C la piastra di corretto posizionamento; infine i dadi chiudono l’insieme. In conclusione si può ben notare che una nuova campana appesa con una trave di legno, va verificata spesso nei primi anni di montaggio. Il legno rimane costante, mentre bulloni e dadi devono essere regolarmente controllati. Per tanto è comprensibile che molti ingegneri preferiscano le barre di ferro della sospensione rispetto all’aggancio accavallato (parte C). |
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Bib-TS-261 - André Lehr - Leerboek der Campanologie, 2007
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Bib-TS-275 - André Lehr - Trommelspeelwerken in het verleden (Asten, 1993)
Bib-TS-276 - André Lehr - Enkele wiskundige achtergronden van het broeksysteem (Asten, 2003)