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 Fisica Acustica

AREA I - ARTE TECNICO-SCIENTIFICA (ATS)

Cap. ATS-E01 - Fisica - Pag. ATS-E01.12

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2009 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina


 

 

Riflessione - Rifrazione - Diffrazione

  

 

INDICE

 

Riflessione dell'onda sonora

Quando avviene il fenomeno della riflessione? La risposta, a prima vista ovvia, è che la riflessione dell'onda sonora avviene quando essa incontra un ostacolo.

Come si genera l'onda riflessa? Il meccanismo di riflessione dell'onda sonora è analogo a quello della riflessione nelle corde anche se per il suono l'interazione con il "vincolo" rappresentato dalla parete, o da una brusca variazione di impedenza del mezzo, è più difficile da descrivere in modo semplice. Innanzitutto distinguiamo i due casi:

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Riflessione dell'onda sonora da una parete o dall'estremità di una canna chiusa

Cosa succede quando l'onda sonora, cioè l'onda di compressione longitudinale presente nel mezzo (che assumeremo essere aria) raggiunge, in certo istante, una parete propriamente detta o l'estremità di una canna chiusa? In prossimità della parete le molecole dell'aria non possono più oscillare longitudinalmente, cioè parallelamente alla direzione di propagazione dell'onda:

  • si crea, per l'ampiezza dell'onda longitudinale un nodo analogo a quello dell'estremo vincolato di una corda;

  • per quel che concerne la pressione, invece, la presenza della parete determina la massima variazione possibile in quanto l'impossibilità di oscillare longitudinalmente delle particelle produce un repentino aumento di densità (e quindi) della pressione dell'aria. La presenza della parete produce, per reazione, un brusco abbassamento della pressione (le particelle rimbalzano indietro provocando una rarefazione (e quindi una diminuzione della pressione) in prossimità della parete. Si dice allora che la pressione presenta un ventre e viene riflessa senza inversione di fase.

 

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Riflessione dell'onda sonora all'estremità di una canna aperta

Cosa succede quando l'onda sonora, cioè l'onda di compressione longitudinale presente nel mezzo (che assumeremo essere aria) raggiunge, in certo istante, l'estremo di una canna aperta? In prossimità dell'estremità della canna le molecole dell'aria ora sono libere di oscillare longitudinalmente, cioè parallelamente alla direzione di propagazione dell'onda:

Riassumendo, esattamente come nelle corde, la presenza di "vincoli" fisici impone

tipo di vincolo

lunghezza d'onda "permesse"

corda con estremi fissi (canna aperta ad entrambe le estremità)

con

corda con estremi liberi (canna chiusa ad entrambe le estremità)

con

corda con un estremo fisso ed un estremo libero (canna chiusa ad una sola estremità

con

 

Ti consigliamo di ripetere gli esperimenti sui tubi sonori del nostro laboratorio virtuale per osservare con maggiore consapevolezza:

La capacità di selezionare determinate onde stazionarie dei tubi sonori (chiusi e aperti) è alla base del funzionamento di tutti gli strumenti a fiato e dell'organo a canne.

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Rifrazione del suono nell'aria

 

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Dovuta ai gradienti di temperatura

Gradiente costante

  • La velocità del suono in un gas di composizione fissata e all'equilibrio, dipende solo dalla (radice quadrata della) sua temperatura.

  • La tendenza generale della temperatura dell'aria nell'atmosfera è di diminuire con la quota: più si sale più fa freddo.

  • Il risultato netto è quindi che il fronte si curva verso l'alto.

  • Di conseguenza è possibile che, a terra, ad una certa distanza dalla sorgente, il suono non giunga affatto. I "raggi" sonori sono stati deflessi per rifrazione verso l'alto.

  • Esistono tuttavia situazioni in cui si ha un'inversione termica.

  • Il terreno può perdere calore rapidamente per irraggiamento, e l'aria diventare più fredda vicino a terra che in quota.

  • Le onde emesse da una sorgente sonora a terra saranno allora più lente vicino a terra che in alto, e i fronti d'onda si curveranno verso terra.

  • In questa situazione il suono sarà in grado di raggiungere punti che non avrebbe potuto raggiungere in condizioni di temperatura costante e potrebbe essere udito molto più lontano rispetto a quanto accadrebbe in circostanze diverse.

Gradiente irregolare

Iil rumore del motore di un aereo spesso ci giunge irregolare e incostante. Questo effetto può essere spiegato mediante il fenomeno della rifrazione se si ricorda che il suono per giungere a terra dall'aereo deve attraversare masse d'aria spesso turbolente, caratterizzate da temperature differenti. Il fenomeno è del tutto analogo, anche se su altra scala, al fenomeno di scintillio delle stelle, che si verifica a causa della rifrazione questa volta dei raggi luminosi da parte dell'atmosfera.

Dovuta al vento

L'esperienza di suoni lontani "portati dal vento" è piuttosto comune. Forse meno comune è accorgersi che la natura di questo fenomeno non è il "trasporto", ma la rifrazione.

  • Osserviamo innanzitutto che un vento uniforme non ha sostanzialmente alcun effetto sul suono. Non può "trasportarlo" in modo significativo per il semplice motivo che il suono, in generale si propaga ad una velocità molto maggiore del vento. Il suono in aria viaggia ad una velocità di circa 1200 km/h, mentre il vento raggiunge velocità 10 volte inferiori solo durante gli uragani (durante i quali il rumore sovrasta qualunque suono), mantenendosi, in condizioni normali, a velocità tra le 100 e le 1000 volte inferiori.

  • Tuttavia l'intensità del vento è mediamente sempre minore vicino al suolo che in quota, a causa dell'attrito e degli ostacoli presenti vicino a terra.

  • Un "raggio sonoro" orizzontale che si propaga in favore di vento viene perciò piegato verso il basso, mentre, se si propaga controvento, viene deflesso verso l'alto.

  • Si verifica quindi una situazione qualitativamente analoga al caso del gradiente termico: il suono che si propaga in favore di vento corrisponde a quello che si propaga in un'inversione termica, e viaggia più lontano.

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La diffrazione

Quando un'onda incontra sulla sua strada un ostacolo o è costretta a passare attraverso una piccola fenditura, manifesta un comportamento peculiare: essa (e con essa l'energia che trasporta) è in grado di raggiungere anche punti che non sarebbero raggiungibili se la propagazione avvenisse per raggi d'onda rettilinei. È come se l'onda si "rompesse" e si ricomponesse, sparpagliandosi, al di là dell'ostacolo o della fenditura.

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Diffrazione del suono

Essendo il suono un'onda, esso è soggetto, in determinate condizioni, al fenomeno della diffrazione. Tali condizioni possono riassumersi dicendo:

  1. un'onda è in grado di passare attraverso una fenditura senza modificare apprezzabilmente la forma dei suoi fronti d'onda se la dimensione della fenditura è molto maggiore della lunghezza d'onda dell'onda. Nel caso in cui la fenditura è stretta (di dimensioni molto minori della lunghezza d'onda) il fronte d'onda dell'onda incidente si deforma e diventa pressoché sferico.

  2. un'onda è in grado di "aggirare" un ostacolo se le dimensioni dell'ostacolo sono minori (o confrontabili) alla lunghezza d'onda dell'onda incidente.

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Capacità di aggirare gli ostacoli da parte del suono

Quando un suono incontra un ostacolo, la sua capacità di aggirarlo dipende, come stabilito dal secondo criterio generale precedentemente enunciato, dal rapporto tra la dimensione dell'ostacolo e la lunghezza d'onda del suono. Nel caso del suono potremmo dire, a parità di dimensioni dell'ostacolo,

suoni più gravi (di maggior lunghezza d'onda) aggirano più facilmente gli ostacoli

Tale fatto ha una serie di importanti conseguenze:

  • i suoni gravi riescono a superare l'ostacolo rappresentato dalla testa di una persona. Ciò fa sì che:

    • se riceviamo un suono grave, possiamo essere in difficoltà nella localizzazione della sorgente. Tale suono però è in grado di aggirare la nostra testa è di pervenire ad entrambe le orecchie. Ebbene valutando i tempi di ritardo tra l'arrivo ad un orecchio e all'altro, il nostro sistema percettivo è in grado di ricavare informazioni riguardo alla localizzazione della sorgente sonora.

    • se ascoltiamo una persona che sta parlando ponendoci alle sue spalle, fatichiamo a comprendere quel che dice. Il fatto è che solo le onde a bassa frequenza riescono ad aggirare la testa di chi parla e a pervenire al nostro orecchio. Questo, come spiegato nella pagina relativa alla voce, rende impossibile il riconoscimento delle frequenze formanti i suoni vocalici.

  • in ogni caso gli ostacoli della vita di tutti giorni (un albero, un muretto, una colonna) hanno dimensioni piccole rispetto a gran parte dei suoni usati nel parlato e nella musica. È per tale motivo che il suono li aggira facilmente! (non accade certo con la luce che ha lunghezze d'onda piccolissime rispetto alla dimensione di un albero: la luce viene arrestata e dietro l'albero si forma l'ombra.

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Bibliografia

 

Bib-TS-069 - Il documento è tratto dal sito fonte originario: http://fisicaondemusica.unimore.it

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